Rivediamo gli scenari sul traffico

Ho fatto politica a livello comunale e cantonale accompagnando un’intensa attività professionale che mi portato a lavorare in Svizzera e all’estero in molti interessanti ambiti dall’ingegneria elettronica e informatica tecnica: telecomunicazioni, automazione, tecnologie spaziali ed energia. Ho insegnato a tempo parziale alla SUSPI e all’EPFL.

Dal 2019 sono in Consiglio Nazionale, membro della Commissione di Trasporti e Telecomunicazioni, oltre a difendere molte istanze relative a questa commissione, dalla Legge sui media alla politica ferroviaria ho proposto diversi atti parlamentari su temi energetici, traffico pesante e premi casse malati con buon successo: accolte 2 mozioni, 3 postulati e 2 Iniziative Cantonali, più 3 mozioni già approvate dalla prima camera. Un numero rilevante che mi classifica tra i parlamentari più efficienti sebbene alla prima legislatura.

Mi batto in particolare sulla questione traffico pesante. Un postulato accolto chiede di rivedere gli scenari sul traffico merci che riservano 260 tracce per treni merci attraverso il Gottardo e di conseguenza Bellinzona, volumi che vanno ridotti anche per lasciar maggior spazio a traffico passeggeri. Mentre per il traffico merci su strada una mozione approvata vieta agli autisti di trascorre il fine settimana negli autocarri, una misura contro il dumping sociale e la concorrenza sleale per rapporto alla ferrovia. Per aumentare la sicurezza dei mezzi pesanti con una mozione ho ottenuto che la Svizzera acceda al Registro Europeo dei Trasportatori che registra le sanzioni a livello europeo.

Con l’iniziativa cantonale “Strade Sicure Subito” proposta quando ero in Gran Consiglio sono riuscito a limitare il transito attraverso le Alpi degli automezzi pesanti che non dispongono di sistemi di sicurezza avanzanti come la frenata d’emergenza.

Intanto il traffico pesante attraverso le Alpi è in diminuzione sia su strada che su ferrovia, l’unico problema è che negli ultimi anni la ripartizione Sempione Gottardo è passata da 50/50 a 30/70, dobbiamo in futuro distribuire meglio i flussi anche in ottica europea quando aprirà anche il Brennero di base.

Mi sono anche battuto con successo per il fotovoltaico sull’autostrada, per il finanziamento federale della Galleria di Moscia e l’offerta internet a banda ultra-larga su tutto il territorio nazionale.

In caso di rielezione continuerò su questa strada finora riconosciuta come concreta e proficua. Cambiamenti e migliorie si ottengono passo dopo passo ed è quanto faccio da sempre in politica.

Articolo di Bruno Storni apparso sul NOI di settembre

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