Il tema della Cassa malati unica e proporzionale al reddito è tornato, finalmente, di grande attualità. I continui aumenti annuali stanno mettendo in seria difficoltà un numero crescente di
persone, in particolare ora che l’inflazione generale, l’aumento dei costi dell’energia e il rialzo degli affitti stanno esasperando una situazione già critica.
Non sorprende, quindi, che un recente sondaggio realizzato con il contributo di circa 9’200 persone nella Svizzera tedesca e in Romandia abbia dato risultati molto chiari in favore di un netto cambiamento del sistema assicurativo in ambito sanitario. Il 79% degli intervistati si è detto favorevole alla realizzazione di una Cassa malati unica, ciò indipendentemente dal proprio orientamento politico.
Più nel dettaglio, il sondaggio ci dice anche che il 63% degli interpellati è favorevole al premio assicurativo proporzionale al redditto e che il 69% condivide la proposta socialista di porre un tetto massimo al costo dell’assicurazione malattia pari al 10% del reddito disponibile.
Quest’ultima proposta sarà posta in votazione popolare il prossimo anno, probabilmente in primavera. Come detto, si tratta di un’iniziativa popolare lanciata negli anni scorsi dal Partito
Socialista. Purtroppo, la maggioranza del Parlamento federale non è stata capace di farsi interprete del malumore e dei bisogni della popolazione, e alla nostra proposta ha risposto con un controprogetto assolutamente insufficiente che andrebbe a migliorare solo in maniera estremamente marginale la situazione delle fasce più deboli della popolazione.
Torniamo alla Cassa malati unica e proporzionale al reddito. I tempi sembrano maturi per proporla nuovamente al voto attraverso una nuova iniziativa popolare. Ma bisogna farlo subito perché i ritmi della politica sono troppo lenti e molte famiglie non sanno più come far quadrare i conti alla fine del mese.
Una Cassa malati unica avrebbe il grande vantaggio di eliminare l’eccessivo numero di manager strapagati (al massimo potrà essercene uno, e sicuramente meno pagato rispetto agli attuali) e di eliminare anche le enormi spese pubblicitarie delle varie assicurazioni, tutte cose che ora stiamo pagando noi con i nostri premi!
La proporzionalità del premio in base al redditto andrebbe a correggere quell’assurda situazione che stiamo vivendo ora con il lavapiatti stipendiato poco e una cicca che alla fine del mese paga lo stesso premio assicurativo di Sergio Ermotti che guadagna 2 milioni e mezzo di franchi all’anno.
Non sorprende che pure altri partiti abbiano capito l’importanza della Cassa malati unica, anche se magari conservano ancora qualche resistenza sulla proporzionalità del premio. Sorprende, però, che ad essere contrari a questa proposta siano quelli del “Centro sinistra moderno e aperto”, quelli che sembrano voler andare avanti con la tutela dei privilegi dei milionari…
In un articolo apparso su LaRegione del 14 settembre l’ex Consigliere di Stato Manuele Bertoli ha ben illustrato una possibile sistema di finanziamento della Cassa malati unica proporzionale al reddito con tanto di vantaggi economici per le classi media e bassa. Qui non si tratta di fare dell’ideologia come qualcuno va avanti a dire. Qui si tratta di fare qualcosa di concreto per liberarci dal peso finanziario di un sistema assicurativo iniquo!
Adriano Venuti, candidato al Consiglio nazionale Lista PS e vicepresidente PS