Non dice Marchesi, nella sua lettera del 21.8.2023 pubblicata sulla Regione, che l’obiettivo dell’Agenda scolastica è di evitare le discriminazioni nei confronti dei giovani vulnerabili: perché il suicidio è una delle prime cause di morte tra i giovani (Ticino compreso); che lo è ancora di più tra ragazzi e ragazze in crisi identitaria, perché più a rischio di discriminazione e bullismo.
Il suo è un indottrinamento al contrario quando scrive di “(…) indottrinamento dei nostri giovani (…) attraverso (…) le ridicole teorie gender (…)”.
Nella realtà la teoria gender non esiste, esistono degli studi di genere accademici e dei saperi elaborati da movimenti che rivendicano tolleranza, rispetto, piena cittadinanza per tutte le minoranze sessuali LGBT +. L’ideologia della destra banalizza e semplifica questi temi: non considerare gli studi scientifici sul genere e i diritti costituzionali fa parte di una strategia politica.
Ignora Marchesi, quando sentenzia che “(…) biologicamente e di fatto, o si è maschi o femmine (…)” che le conoscenze scientifiche affermano altre verità: l’identità di genere è determinata da fattori complessi e l’orientamento sessuale non è univoco ed esistono più sfumature naturali (biologiche) dell’essere umano. L’indottrinamento dell’Udc viene dall’idea che la normalità sia soltanto l’eterosessualità e l’identità di genere maschio/femmina. Gli studi di genere cercano di cogliere la complessità degli orientamenti sessuali che già esistono in natura. È quindi una realtà normale, naturale e biologica essere una persona gay, trans, bisessuale, pansessuale, non binaria, fluida ecc…
Discrimina Marchesi, quando afferma che “(…) non deve essere la scuola a promuovere e a mostrare come normale, delle anomalie comportamentali (…)”.
Definire le minoranze di genere “anomalie comportamentali” significa etichettare e stigmatizzare delle persone che, pur minoranza, hanno uguale cittadinanza e diritti. Si tratta di un’impostazione tendenziosa e pericolosa che intende giudicare e definire arbitrariamente cosa è normale o anormale, sano o malato. Scorda Marchesi, i principi fondamentali della nostra Costituzione: la dignità della persona va rispettata e protetta; tutti sono uguali davanti alla legge, nessuno può essere discriminato, in particolare a causa… del sesso.
La questione del genere ha una rilevanza pubblica, basti pensare alla violenza contro le donne legata alla dimensione del genere. Non c’è nessuno studio che dimostra come il semplice fatto di parlarne incrementi l’aumento delle persone con genere non conforme allo standard sociale. Troppi giovani hanno vissuto storie di bullismo, umiliazioni, prese in giro. Molti non si rivolgono ai docenti e ai genitori perché non trovano sufficiente accoglienza. Da qui bisogna ripartire.
L’obiettivo educativo della scuola è di creare un ambiente accogliente, protettivo e difensivo nei confronti delle minoranze.
Willy Lubrini, candidato al Consiglio nazionale Lista PS 60+