Visioni e alleanza per la costruzione del futuro

Crisi demografica, esplosione dei premi di casse malati, rilancio economico, crisi sociale e ambientale. Questi solo alcuni dei temi che avremmo dovuto e dovremo affrontare nei prossimi anni.


Temi che non sono da prendere a scatola chiusa, ma che sono da collocare in un progetto più ampio, in una visione che li colleghi. Non ci può essere rilancio economico senza attenzione all’ambiente e alla socialità, che vanno integrate nei progetti di sviluppo di aiuti alle aziende, che renderanno attrattivo e sostenibile il Vivere in Ticino e cercare così di invertire la tendenza di decrescita demografica. Con cittadini più soddisfatti, felici e sicuri. Una visione che, quando si guarda alla costruzione di un’alleanza, va discussa e progettata. Pensando prima al contenuto e, poi, al contenitore. Visione a cui la copresidenza del PS ha iniziato a lavorare da subito, secondo l’ideologia partitica, confrontandosi con i Verdi, con le persone nelle piazze, i giovani, e portando la proposta di unire e concretizzare le visioni dei due partiti alle prossime elezioni Cantonali e oltre. Perché oltre dobbiamo andare, cessando di avere un pensiero a corto termine e circoscritto, ma con una visione più ampia e a lungo termine che vada a inserirsi a livello federale. Confermata dal Comitato Cantonale la volontà di proseguire, dopo lunghi scambi si è pensato al contenitore, che non può avere una forma diversa rispetto al contenuto: si sceglie sempre quello dal potenziale migliore. Ovvero quello che possa veicolare al meglio questi messaggi, che li faccia propri, che li abbia già fatti propri, che li porti fra la gente con solidità, instaurando fiducia. “La gente” è un termine ampio, copre diverse fasce di età, sensibilità, culture.

La direzione del PS ha preso una decisione audace, nell’individuare il contenitore, una scelta rispettosa della visione: proporre il nome di una donna che questi principi e questi temi li porta da anni nella società con solidità e competenza. Con un giovane che fa altrettanto, nel quotidiano, coinvolgendo i giovani, in prima linea sempre. Quei giovani che, ve lo assicuro io, hanno bisogno di ritrovare la propria voce nella politica. In Ticino serve un cambiamento sociale, ambientale e culturale. Il Partito Socialista con questa scelta vuole passare dalle parole ai fatti.

Al Congresso del 13 novembre avremo la possibilità di esprimerci una volta per tutte su questo. Sulla necessità di cambiare, finalmente, le cose che non vanno in questo paese. Senza restare seduti in poltrona perché “in fondo si sta bene”, ma con forza dichiarare che l’alleanza rosso-verde è pronta a schierarsi dalla parte dei lavoratori, dei disoccupati, delle piccole aziende socialmente e ambientalmente virtuose, delle donne, degli anziani, poveri ed emarginati.

Il PS non deve avere paura di profilarsi a favore di coloro che hanno bisogno di veder riconosciuti il proprio valore e la propria dignità, a favore di ambiente e territorio.

Perché è questo il socialismo. Deve essere questo il socialismo che vogliamo domani. Che voglio, domani. Anche io.

Mattea David, Consigliera comunale PS a Lugano, Co-presidente del Comitato Cantonale PS Ti
Articolo apparso su Ticinonews il 25 ottobre

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