La Regione online pubblica, martedì 6 febbraio, un articolo intitolato: “Vince il Centro, via il contributo di solidarietà ai dipendenti”. Urge in me il bisogno di precisare il comportamento del partito Il Centro nei confronti dei dipendenti pubblici, poiché trovo che il titolone e la fotografia dell’articolo fanno passare un messaggio quanto meno fuorviante.
Non mi interessa intestare al mio partito, o ai verdi liberali, la vittoria per quel voto, scaturito anche dai nostri emendamenti, identici a quello del Centro. Perché non è una vittoria dei partiti, ma dei dipendenti, dei sindacati. E soprattutto è una vittoria della piazza, non certo di chi soltanto dopo l’imponente manifestazione ha opportunisticamente preso posizione.
No, la mia premura è sottolineare come il Centro non può in nessun modo passare come il “salvatore” dei dipendenti pubblici. Solo poche ore dopo l’emendamento sul contributo di solidarietà, è stato proprio il voto della maggioranza di quel partito, che si è allineato ai liberali e alla lega, a causare il rifiuto di un miglioramento ben più importante, ossia quello sul riconoscimento del rincaro ai dipendenti.
Parliamo di cifre, prendiamo l’esempio concreto di un docente di scuola media superiore di 28 anni. Lo stralcio del contributo di solidarietà permette di non sottrarre a questo dipendente un contributo stimabile a 500 franchi all’anno, per un solo anno poiché la misura era “una tantum”. Bene, nelle tasche di questa persona resterà questa cifra. Ma opporsi all’adeguamento al rincaro parziale, analogo a quello concesso dalla confederazione e inferiore a quello concesso da tutti gli altri cantoni svizzeri che è stato proposto nell’emendamento del sottoscritto, di Giulia Petralli e dello stesso deputato del Centro Claudio Isabella, farà sì che lo stesso dipendente, durante tutta la carriera, verranno a mancare circa 37’000 franchi. Avete capito bene. 37’000 franchi che questo dipendente perderà durante la sua carriera, a causa del voto opportunistico della maggioranza dei deputati del Centro. Questi sono i dati, questa è la proporzione delle cose, ed è bene che i dipendenti pubblici sappiano chi “ringraziare”: Centro, Lega e PLR!
Sono anni che i dipendenti sono vessati e vengono descritti come dei privilegiati. Ora basta, per far capire alla popolazione e ai partiti del centrodestra l’importanza del servizio pubblico che quotidianamente offrono, c’è una sola via: lo sciopero. Sostengo quindi appieno la mobilitazione lanciata dai Sindacati per il 29 febbraio e invito la popolazione a solidarizzare con chi ogni giorno garantisce la sicurezza, l’insegnamento ai nostri figli, la cura delle persone malate o fragili, il buon funzionamento dell’amministrazione. Altro che opportunismi politici, le maschere sono cadute!
Articolo di Fabrizio Sirica, copresidente PS Ticino pubblicato su LaRegione dell’8 febbraio 2024