Viale Cattori come via della Posta?

Nell’editoriale del 10 giugno, Davide Martinoni mette in discussione le immagini tridimensionali elaborate dal Dipartimento del territorio per spiegare come sarà il nodo intermodale. Si lamenta del fatto che non si rappresenta l’immagine “abbruttita” dai bus in colonna e “dall’intenso traffico di transito perché di mezzi simili, in quel posto, ne circoleranno 250 al giorno (più i taxi)”. È vero che ci saranno alcune linee di bus che transiteranno sul viale Cattori, dove oggi circolano moltissime automobili, ma siamo sicuri che saranno così tanti? Per le cinque linee locarnesi che passeranno qui sono previsti pochi mezzi articolati e una frequenza decisamente meno importante rispetto agli altri nodi intermodali del cantone. In media avremo il transito di un bus ogni 4 minuti. Ci saranno corse ogni 15 minuti negli orari di punta per alcune linee. Nessuno del comitato favorevole ha mai detto che la futura sistemazione sarà “il Paradiso in terra” come indica il giornalista nel suo editoriale, purtroppo molto di parte. Con sano buonsenso riteniamo che la stazione di Locarno necessiti di una suddivisione più chiara dei flussi di traffico, da un lato pedoni e trasporti pubblici con spazi coperti e ben accessibili a tutti, dall’altro un traffico automobilistico più scorrevole sul viale Stazione. Il progetto è spiegato con schemi e immagini semplificate, che illustrano il miglioramento significativo dei luoghi, con meno automobili (i 3’000 passaggi saranno ridotti a 1’000) e più spazi verdi di sosta. Non ci sarà il paventato caos temuto da Martinoni. E poi siamo sicuri che i commerci esistenti saranno così penalizzati da questa nuova situazione? La riqualifica delle vie della Posta e Magatti in centro a Lugano, entrambe vicine al lago come il viale Cattori a Locarno, hanno chiaramente mostrato che la forte riduzione del transito automobilistico e il rinnovo degli spazi pubblici ha rapidamente migliorato la vivibilità. La zona incontro funziona bene anche con la presenza dei bus in transito, ben più numerosi rispetto a Locarno.

Ci sono ancora alcuni giorni per votare. Con realismo, invito a votare sì al nodo di Locarno perché sarà a favore dei residenti di Locarno e Muralto, dei visitatori e dell’intera popolazione ticinese.

Articolo di Cristina Zanini apparso su La Regione il 12 giugno

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