È uscita la newsletter: «Oltre al voto: la scuola, la posta, la trasparenza» newsSocialiste – n°6, 10 febbraio

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Le votazioni, la scuola, la posta e la trasparenza

Domenica si vota e la votazione fisica nelle urne è la possibilità rimasta per chi non ha ancora votato, non ha ancora deciso o attende l’ultimo momento per votare. C’è anche chi continua ad apprezzare il rito della domenica di votazioni. Il dado è tratto? Per alcuni oggetti lo scarto potrebbe essere molto serrato per cui ogni voto conta, oltre al voto per corrispondenza.
Oltre alle votazioni e nell’attesa del responso delle urne: la scuola, il servizio pubblico postale e la trasparenza del finanziamento della politica.

  • La difesa del servizio pubblico e l’opposizione alla chiusura indiscriminata degli uffici postali: il PS è deciso ad agire per impedire lo smantellamento del servizio pubblico postale in Ticino.
  • Più trasparenza nel finanziamento della politica: anche questa campagna ha sollevato le questioni della disparità dei finanziamenti e l’esigenza di più trasparenza. Delle questioni che vanno affrontate e risolte poiché l’opacità dei finanziamenti della politica, su cui la Destra persiste, nuoce alla corretta informazione dei cittadini e alla democrazia.

Promemoria e votazioni

Le indicazioni di voto del PS sono note, il voto per corrispondenza è ormai chiuso. Un ultimo sforzo può essere fatto per invitare e convincere chi ancora non ha votato a farlo domenica.

Vista l’importanza dell’esito di queste votazioni, ogni voto conta, soprattutto perché ci sono oggetti che possono essere decisi con un risultato molto serrato. Nell’attesa del responso delle urne, un promemoria.

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Una scuola inclusiva ed equa per un’educazione di qualità

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Il Partito Socialista crede in una scuola inclusiva ed equa, attenta a fornire a tutti i giovani gli strumenti necessari affinché diventino dei cittadini consapevoli e responsabili.

Al fine di contribuire attivamente alla riflessione e al dibattito che accompagnano il mutamento in seno alla scuola, il PS ha elaborato il seguente documento che attraverso sette punti affronta la tematica in modo propositivo: Sette punti del PS per un’educazione di qualità con una scuola inclusiva ed equa

La riforma della scuola dell’obbligo è un processo le cui conseguenze sono capitali per il futuro dei giovani e dell’educazione: il PS ritiene perciò necessario che sia dato ascolto alla voce di docenti, associazioni e sindacati che intendono illustrare le preoccupazioni riguardo al carico di lavoro supplementare che la riforma implica. Questo affinché vi sia una dimensione partecipativa alla mutazione della scuola e chi ci lavora venga coinvolto.

 

NO allo smantellamento della Posta

lufficio-postale-di-bodio-potrebbe-essere-sostituito-da-un-servizio-alternativoLa Posta prospetta di chiudere 32 uffici postali nel nostro Cantone, mettendone 46 supplementari sotto analisi, su un totale di 113. Il PS è contrario a questa decisione che equivale a smantellare, in Ticino, sia il servizio pubblico postale sia il servizio universale che La Posta ha il dovere di garantire. Il Ticino sarà il Cantone più severamente colpito dalla chiusura di 600 uffici postali in Svizzera e la conseguente soppressione di 1’200 posti di lavoro, entro il 2020, decisi dalla Posta.

Concretamente, la chiusura indiscriminata degli uffici postali è tradotta da notizie come la chiusura a novembre della posta di Bodio, confermata ieri, per cui il comune della Bassa Leventina ha espresso amarezza, disapprovazione e delusione.
Il Municipio di Bodio, un comune di più di 1’000 abitanti, ha invitato la Posta a ridiscutere le fasce orarie e i canoni d’affitto. Tuttavia la Posta non ne ha voluto sapere, dimostrandosi – ha scritto l’esecutivo di Bodio – “meramente interessata a criteri di pura efficienza economica attraverso veloci e lineari tagli dei servizi”.

Preoccupazione e apprensione anche nell’interrogazione presentata a Lugano, con cui il Gruppo PS-PC-Verdi ha chiesto all’Esecutivo cittadino cosa intenda fare riguardo alla chiusura degli uffici postali che potrebbe colpire i 21 quartieri della città, mettendo a repentaglio il servizio pubblico postale e più posti di lavoro qualificati.

Al fine d’impedire la chiusura indiscriminata degli uffici postali, il PS invita la popolazione a mobilitarsi contro quest’inaccettabile smantellamento del servizio pubblico postale.

Più trasparenza nel finanziamento della politica

Il Comitato “STOP AI TAGLI!” – così come il PS che ne fa parte – ritiene che la trasparenza riguardo ai finanziamenti delle campagne e della politica sia fondamentale per la democrazia. Ha perciò pubblicato il resoconto delle spese relative alla campagna in vista delle votazioni del 12 febbraio.

L’enorme disparità dei finanziamenti e la trasparenza riguardo alla loro origine sono infatti due questioni evidenziate anche da questa campagna. È perciò imperativo che vadano affrontate e risolte sia a livello nazionale sia a livello cantonale.
Sulla base dei dati raccolti da “Media focus”, la radiotelevisione SRF ha calcolato che il campo favorevole alla Riforma III, sull’insieme della campagna a livello nazionale, ha speso 3,3 milioni per la sola cartellonistica e pubblicità.
Una stima al ribasso che non tiene conto né delle numerose pubblicazioni inviate a domicilio né della pubblicità online.
Contrariamente al campo favorevole alla Riforma III, il fronte del NO ritiene che la trasparenza sia fondamentale: ha perciò reso pubblico che ha investito 171’000 franchi in pubblicità e cartellonistica e che ha avuto a disposizione 450’000 franchi per l’insieme della campagna.
Il campo favorevole alla Riforma III non ha voluto rendere pubbliche le spese della campagna né tantomeno rivelare l’origine dei finanziamenti, persistendo in un’opacità che nuoce alla corretta informazione dei cittadini e alla democrazia.resoconto_spese_stopaitagli

NO alla privatizzazione delle AIM

copertina-volantino-tutti-fuochi-830x1175A seguito del referendum contro la privatizzazione delle AIM – Aziende Industriali di Mendrisio, lanciato e riuscito dal Comitato referendario che riunisce le forze di sinistra e ecologiste, il 5 marzo i cittadini di Mendrisio saranno chiamati a esprimersi al riguardo.

Si tratta di una votazione importante poiché è in gioco il principio e il funzionamento del servizio pubblico secondo cui la popolazione esercita un controllo, attraverso i rappresentanti del legislativo, sulle aziende municipalizzate.
Con la privatizzazione della AIM questo controllo verrebbe meno ed è perciò fondamentale che la popolazione di Mendrisio rifiuti la privatizzazione delle AIM.
Va ricordato, ad esempio, il caso della AIL SA di Lugano che nel 2006 ha acquistato in piena autonomia delle azioni Alpiq, il colosso romando dell’energia, per 112 milioni di franchi pensando di fare un buon affare. Una decisione esente dal controllo del legislativo, poiché le AIL sono una SA, ma che si è rivelata pessima poiché il valore delle azioni, oggi, è dimezzato.

Il PS sostiene il NO alla privatizzazione delle AIM: se la decisione di trasformare le AIM in SA non sarà rifiutata, il controllo democratico sarebbe escluso dalla sua gestione, sottraendo alla popolazione competenze e diritti.

Bellinzona: una città vicina ai suoi abitanti, sociale e verde

16601615_176137502874291_1774181191706960564_o-copieLa Nuova Bellinzona nascerà, diventerà l’undicesima città svizzera e il 2 aprile si terranno le elezioni comunali. “L’Unità di sinistra e i Verdi” è pronta ad affrontare questa sfida, molto importante per il PS.

La campagna è stata lanciata e si annuncia più che mai interessante. Vuoi conoscere meglio le candidate e i candidati? Vuoi leggere il programma? Vuoi seguire o partecipare ai prossimi appuntamenti di campagna? Visita il sito del PS di Bellinzona.

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