Due chiari Si? per la tutela del territorio e dell’ambiente
Il netto Si? alla Strategia energetica 2050 permettera? un approvvigionamento energetico piu? sicuro, efficiente, pulito e sostenibile. La Svizzera uscira? dal nucleare e intraprendera? una graduale transizione energetica con il conseguente risparmio di oltre 10 miliardi allanno spesi per importare combustibile nucleare e uranio.
Ne trarra? beneficio la produzione di energia sul nostro territorio, in particolare il settore dellidroelettrico ticinese, visto che al momento non riesce piu? a coprire i costi con la sua produzione di energia a causa dei bassi prezzi di mercato, generati da un nucleare sovvenzionato e dallimportazione di energie fossili
E? inoltre una buona notizia che la netta maggioranza della popolazione non abbia ceduto alla campagna propagandistica guidata dallUDC. Uninaudita campagna caratterizzata dalle innumerevoli menzogne che hanno riempito le pubblicazioni e i manifesti contro la Strategia energetica 2050. La dimostrazione che e? indispensabile una legge sulla trasparenza che permetta di sapere chi finanzia le campagne politiche.
Il netto Si? alla tassa cantonale sul sacco, con quasi il 60% dei voti a favore, dimostra linteresse dei Ticinesi per lambiente e la volonta? della popolazione di conformarsi finalmente con la legge federale e con il principio di causalita? secondo il quale ognuno paga per i rifiuti che produce. Con la tassa cantonale sul sacco, cosi? come dimostrato in altri cantoni in cui e? gia? in vigore, la produzione di rifiuti urbani diminuisce del 30%, i costi di gestione per i comuni diminuiscono del 10% e viene incentivata la raccolta differenziata.
A livello cantonale, la tassa sul sacco e? stata loggetto di una campagna menzognera che la netta maggioranza dei Ticinesi, col risultato odierno, ha gettato nella spazzatura.
Rappresentanza delle donne: non ci siamo!
Vittoria del PS, domenica scorsa, nel Canton Vaud. Con lelezione al secondo turno di Cesla Amarelle, sommata allelezione di Nuria Gorrite e di Pierre-Yves Maillard sono stati confermati tre socialisti in Consiglio di Stato. L’Esecutivo vodese resta a sinistra poiche? e? stata eletta la verde Be?atrice Me?traux. Ma non solo, visto che con lelezione di Jacqueline de Quattro (PLR) Vaud conferma un Governo con una maggioranza di donne. Un risultato che mette in luce il triste primato che il Ticino condivide con Lucerna: i soli cantoni senza una sola donna al Consiglio di Stato.
In generale le donne sono sottorappresentate anche in Gran Consiglio. Basilea-Campagna, Neucha?tel e Vaud, il trio di testa, hanno una rappresentanza di donne in Gran Consiglio che supera di poco il 30%. Anche in questo caso il Ticino e? nelle posizioni di coda: la proporzione di donne al Gran Consiglio (25%) e? inferiore alla gia? pessima media nazionale del 27,2%.
E? dunque imperativo limpegno di tutti perche? le donne siano rappresentate in politica secondo delle proporzioni che rispecchino la realta?. Un discorso che vale anche per i media poiche? le donne sono sistematicamente sottorappresentate sia per quanto riguarda la partecipazione sia riguardo alle persone che conducono i dibattiti e i contenuti politici.
Piu? trasparenza nel finanziamento della politica
Chi si nasconde dietro una campagna milionaria in vista delle votazioni? Chi e per quale ammontare ha finanziato la campagna di partiti e candidati in vista delle elezioni? Le campagne politiche sono sempre piu? costose, eppure le cittadine e i cittadini non hanno accesso alle informazioni relative al loro finanziamento. Liniziativa sulla trasparenza intende cambiare tutto cio? affinche? le regole siano chiare e chi vota possa accedere a queste indispensabili informazioni.
L’iniziativa ha bisogno del tuo aiuto: aiutaci a raccogliere le firme.
Tagli al sociale: il lupo perde il pelo…
La realtà dellassistenza sociale è allarmante: ci sono più di 8’000 beneficiari di cui 2’000 sono minori.
Appello per la libertà, contro ogni forma di autoritarismo
Venerdì 12 maggio per le strade di Lugano è apparso un volantino minatorio, rivolto ad una discoteca in procinto di organizzare un concerto. Lo scritto, anonimo ma corredato da simboli nazisti come la svastica e un logo inneggiante al white power, affermava che se si fosse tenuto l’evento in programma, ci sarebbero state gravi conseguenze al locale (prima, durante, dopo la serata) o al profugo invitato.
La minaccia ha tristemente avuto l’effetto sperato, in quanto dopo aver appreso l’ammontare dei costi necessari per garantire la sicurezza (agenti privati + costi caricati dalla Polizia) i gestori del locale hanno deciso di annullare l’evento, assecondando questo gruppo di estrema destra.
Chiediamo a tutte e tutti di sottoscrivere questo appello per mandare un messaggio chiaro a coloro che intendono prevaricare il processo democratico con la forza e le minacce: quanto avvenuto non deve ripetersi.
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Iniziativa contro il commercio di guerra
Liniziativa contro il commercio di guerra vuole impedire gli investimenti nellindustria dellarmamento attraverso la piazza finanziaria svizzera, in particolare la BNS e le casse pensioni. Il denaro svizzero non deve servire a finanziare materiale bellico e conseguentemente sostenere i conflitti e le guerre in corso.
Mentre milioni di persone sono costrette a fuggire dal loro paese a causa di conflitti e guerre, la Svizzera vende materiale bellico per 400 miliardi di franchi. Nel 2016 la BNS ha investito 800 milioni di franchi nella produzione di armi nucleari.
- clicca >>> scarica, stampa e firma l’iniziativa!
Un attacco inaccettabile agli aiuti allo sviluppo!
La maggioranza di destra lancia un nuovo e inaccettabile attacco contro la cooperazione internazionale e gli aiuti allo sviluppo. In Commissione delle finanze del Consiglio nazionale (CdF-N) UDC e PLR hanno cancellato la volontà, espressa dal Parlamento, di attribuire lo 0,5% del Prodotto interno lordo alla collaborazione internazionale. Questo taglio è cinico e meschino soprattutto alla luce dei risultati del 2016, chiusi con un risultato nettamente migliore a quanto previsto.
Dalla svolta a destra del 2015, i partiti di maggioranza portano avanti una politica finanziaria che definisce così la sua priorità: il budget dellesercito aumenterà di 1,2 miliardi allanno fino al 2020 mentre i finanziamenti della cooperazione internazionale sono ridotti di parecchie centinaia di milioni di franchi. Quando si tratta di migranti e profughi gli esponenti della destra ripetono lo slogan aiutiamoli nel loro paese!, ma quando si passa ai fatti dimostrano che questa non è per niente la loro vera intenzione!
Festa del Ceneri – domenica 11 giugno
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