In Svizzera noi inquiline e inquilini siamo il 61% della popolazione e le nostre condizioni quadro dipendono dalla buona volontà di chi possiede le case in cui viviamo. Molti proprietari sono brave persone che conosciamo personalmente. Ma molti più proprietari sono anonime fiduciarie che puntano alla massimizzazione del profitto. Queste modifiche al diritto di locazione l’hanno voluta loro, stravolgendo una legge e contro il parere del Consiglio federale. Sulla possibilità di subaffittare, la posizione del Consiglio federale era molto chiara. Riteneva che non si giustificassero disposizioni più restrittive, che quelle proposte fossero sproporzionate e che avrebbero provocato un aumento del carico amministrativo, sia per i locatori sia per i locatari. Infatti, per ovviare al problema di eventuali abusi, la legge attuale offre già tutte le possibilità. Sulla disdetta per bisogno personale il Consiglio federale era pure stato chiarissimo nel raccomandare di respingere il progetto, intravedendo in questa proposta un attentato all’equilibrio fra gli interessi delle due parti del contratto di locazione. Anche se in Ticino la sublocazione è una pratica poco applicata, per molte e molti ticinesi è stata, è e sarà una realtà ben presente nel loro curriculum di studentesse e studenti. Chiunque è andato a studiare nelle città d’oltralpe sa quanto sia preziosa questa modalità abitativa. Perché trovare una camera in sublocazione è la madre di tutte le condizioni per intraprendere gli studi fuori dal Ticino. Ebbene, queste modifiche rischiano di rendere ancora più difficile la ricerca di un alloggio per studenti e studentesse e ben più dispendioso il loro soggiorno di studio. Insomma: le modifica del diritto di locazione su cui ci esprimeremo tra dieci giorni indeboliscono la protezione di noi inquiline e inquilini. Già le disposizioni attuali offrono un margine di manovra sufficiente per le soluzioni concordate da entrambe le parti del contratto di locazione. Come inquiline e inquilini non abbiamo nessun motivo per modificare la legge attuale.
Articolo di Daria Lepori, Granconsigliera apparso sul Corriere del Ticino il 16 novembre