Un SÌ indispensabile per il nostro futuro

Quest’anno la giornata mondiale della terra ha coinciso con l’apertura del summit sul clima durante il quale il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha invitato le nazioni a presentare dei piani d’azione per il clima ancora più ambiziosi, sempre nel quadro dell’Accordo di Parigi sul clima, firmato anche dalla Svizzera. La legge sul CO2, seppur imperfetta, è uno strumento imprescindibile per ridurre finalmente le emissioni di gas a effetto serra, tener fede agli impegni presi a livello internazionale e dare il giusto contributo per la salvaguardia del nostro pianeta. In quanto vicepresidente dell’Iniziativa delle Alpi mi batto con convinzione per diminuire le emissioni di gas inquinanti conseguenti al traffico motorizzato. Il paesaggio alpino, particolarmente sensibile, è gravemente toccato dal riscaldamento globale. L’Ufficio federale per l’ambiente ci mette in guardia: « Il nostro Paese si sta riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media mondiale». Se vogliamo continuare a godere dei nostri bei paesaggi ed evitare che questi non siano unicamente rappresentati su vecchie cartoline sbiadite dobbiamo agire ora.

Dobbiamo agire di concerto per salvare la nostra «casa». Ridurre l’inquinamento richiede un contributo solidale da parte di tutte e di tutti. Due terzi del gettito della tassa «d’incentivazione» sul CO2 saranno redistribuiti alla popolazione. Ciò permetterà a chi emette meno CO2 rispetto alla media di trarne un beneficio finanziario. Anche per quanto riguarda la tassa sui biglietti aerei si creerà un effetto redistributivo. Anche in questo caso le tasse di incentivazione saranno redistribuite e i modelli mostrano che solo il 10% della popolazione (cioè chi vola spesso) si troverà al netto a pagare. Il 90% della popolazione godrà invece di un rimborso. Il resto confluirà in un fondo per il Clima del quale beneficerà l’intera popolazione, come per esempio una maggiore offerta di mobilità verde e carburanti più rispettosi per il clima. La legge sul CO2 comporta anche vantaggi per l’economia contenendo ad esempio i danni causati dai cambiamenti climatici, riducendo le polveri fini che causano danni sanitari per 6,5 miliardi all’anno. L’inquinamento dell’aria causa in Svizzera circa 12.000 casi di bronchite acuta nei bambini e circa 2.300 nuovi casi di bronchite cronica negli adulti. Inoltre, secondo uno studio aggiornato nel 2015, l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale conclude che le PM10 (polveri fini) causano nel nostro Paese 2.200 decessi prematuri l’anno, per una perdita complessiva di 22.000 anni di vita.

L’OMS stima che nel 2012, nel mondo, 7 milioni di persone siano morte per malattie legate all’inquinamento atmosferico. Non si tratta di allarmismo verde, ma della realtà con la quale siamo confrontati tutte e tutti. La legge fa in modo che chi inquina di più paghi correttamente e i costi non siano addossati alle generazioni future. La giornata mondiale della terra deve essere tutti i giorni. Votiamo un SÌ convinto il 13 giugno!

Articolo di Marina Carobbio, apparso sul Corriere del Ticino il 12 maggio

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