Il PS ritiene positiva lintroduzione della Storia delle religioni in IV media e auspica che questo sia solo linizio di un percorso per rimettere in discussione linsegnamento della religione tenendo conto dellinsegnamento aconfessionale e dellimportanza del libero pensiero.
Il Partito socialista accoglie positivamente lintroduzione, in IV media, di unora a settimana di Storia delle religioni. Tre le ragioni principali: un potenziamento della formazione, la neutralità dellinsegnamento invece di un insegnamento di tipo confessionale, la possibilità di agganciare i concetti trattati con la realtà che ci circonda.
Di fronte alle problematiche della società odierna legate ai concetti di integrazione da un lato, radicalizzazione ed estremismo religioso dallaltro delle vere e proprie sfide del nostro tempo non si può che essere soddisfatti rispetto alla notizia dellintroduzione della materia Storia delle religioni nella scuola pubblica: un insegnamento della storia delle religioni con un approccio neutrale invece di un insegnamento della religione di tipo confessionale; un momento formativo privilegiato per poter cercare di capire la realtà che ci circonda.
Positivo anche il fatto che a tenere le lezioni siano docenti di storia, persone con una formazione specifica, assunti in seguito a dei colloqui di lavoro perché rispondono ai criteri richiesti dalla Scuola.
Alla luce di queste argomentazioni, tematiche importanti per il Partito Socialista (potenziamento della formazione dei giovani, insegnamento neutrale, analisi di tematiche attuali), il PS auspica che il compromesso raggiunto dal Consigliere di Stato PS Manuele Bertoli sia solo linizio di un percorso che porti il DECS amettere in discussione anche linsegnamento della religione nelle classi I, II, III, tenendo conto sia dellimportanza di un insegnamento aconfessionale sia delle motivazioni dei Liberi pensatori, entrambi basati sulla libertà di pensiero.
La scuola forma futuri cittadini, persone che abbiano le conoscenze e le competenze per vivere nel mondo cercando di comprenderlo, giovani adulti con una formazione tale da permettere loro di formarsi una propria idea. Sì, quindi, alla Scuola pubblica laica.