Il 7 marzo avremo lopportunità di esprimerci sullaccordo di libero scambio con lIndonesia. Gli accordi di libero scambio sono strumenti di dominazione e di sfruttamento, i cui effetti su ecosistemi e comunità sono disastrosi, per questo il Ps e la Giso si schierano contro questa pratica borghese. Il principio di base è che ogni paese debba produrre esclusivamente ciò che è più conveniente per sé e procurarsi i restanti beni necessari sul mercato internazionale. Per le comunità agricole indonesiane questo disincentiverebbe la produzione di alimenti per il sostentamento della nazione, costringendole a sottomettersi allimperativo della monocultura di palme da olio, i cui effetti sulle condizioni del suolo sono disastrosi. A causa dei brevetti previsti nellaccordo le comunità agricole non potrebbero più gestire le sementi in modo tradizionale, con conseguenze molto negative sullapprovvigionamento alimentare e sulla biodiversità dellIndonesia. I termini di tutela dellambiente e dei diritti umani di cui i promotori dellaccordo decantano le lodi sono in realtà delle clausole non vincolanti. Laccordo mette in pericolo la sovranità alimentare anche in Svizzera. La politica del libero scambio è la causa della delocalizzazione della produzione. Lapprovigionamento alimentare dallestero a un prezzo minore precarizza la comunità agricola svizzera eliminando i dazi che la proteggono. Inoltre, i bassi prezzi non potrebbero esistere senza lo sfruttamento senza riguardo della manodopera e delle risorse naturali. Infine, la comunità agricola svizzera è una risorsa culturale preziosa che il nostro paese deve proteggere invece che mettere in difficoltà. Votiamo No allaccordo di libero scambio con lIndonesia, con spirito di solidarietà internazionale e per il bene del 99%! I contributi in vista delle votazioni del 7 marzo sono da inviare compilando il formulario al seguente indirizzo: www.laregione.ch/lettere/invia. Devono essere personali e inoltrati con nome, cognome e recapito telefonico (per il necessario controllo). I testi non devono superare le 1800 battute, spazi inclusi. Non verrà pubblicato più di un contributo a persona. Ogni lettera viene pubblicata con la firma dellautore, scritti anonimi vengono cestinati. Interlocutore è il giornale. Sono da evitare riferimenti a terze persone. Testi non redatti in termini urbani, ingiuriosi oppure offensivi non saranno pubblicati. Gli scritti pubblicati non impegnano il giornale. Viene data assoluta priorità ai contributi indirizzati esclusivamente al nostro giornale.
Articolo di Federica Caggia, comitato GISO, apparso su La Regione il 6 febbraio