Una scuola inclusiva ed equa per un’educazione di qualità

Il PS presenta un documento con cui intende partecipare in modo propositivo alla riflessione sulla riforma della scuola. Sette punti attraverso i quali vengono messi in luce i punti fermi e le opportunità d’innovazione per la scuola. Chi ci lavora deve essere ascoltato.

L’educazione e la scuola sono elementi fondanti della nostra società, indispensabili per la formazione dei giovani affinché diventino dei cittadini consapevoli e responsabili.
Il Partito Socialista crede in una scuola inclusiva ed equa, attenta a fornire a tutti i giovani gli strumenti necessari per questa fondamentale crescita.
Al fine di contribuire attivamente alla riflessione e al dibattito che accompagnano il mutamento in seno alla scuola, il PS ha elaborato un documento che attraverso sette punti affronta la tematica in modo propositivo.

Una scuola in cui l’apprendimento del giovane prevalga sulla continua valutazione e in cui l’errore sia considerato quale tappa indispensabile dell’apprendere. Il PS vuole una scuola attenta alle specificità dei vari cicli e ai mutamenti sociali: valuta perciò problematica la differenziazione tra l’insegnamento attitudinale e i corsi base in tedesco e matematica, soprattutto a causa della lettura che ne viene data all’esterno.

Un percorso formativo, quello scolastico, in cui la continuità del rapporto allievo-insegnante è indispensabile al fine della qualità dello stesso e che dovrà essere riconosciuta anche dalla riforma della scuola dell’obbligo.
Lavorare con meno allievi, variare le situazioni d’insegnamento collaborando in modo interdisciplinare sono delle opportunità innovative che il PS, dopo un’approfondita analisi del progetto “La scuola che verrà”, apprezza.
Al fine di migliorare il percorso formativo scolastico, il PS ritiene che l’interdisciplinarità e la collaborazione tra insegnanti possano essere degli elementi positivi a patto che dispongano delle condizioni quadro necessarie, come una differente ripartizione delle ore d’insegnamento e di preparazione delle attività.

La riforma della scuola dell’obbligo è un processo le cui conseguenze sono capitali per il futuro dei giovani e dell’educazione: il PS ritiene perciò necessario che sia dato ascolto alla voce di docenti, associazioni e sindacati che intendono illustrare le preoccupazioni riguardo al carico di lavoro supplementare che la riforma implica. Questo affinché vi sia una dimensione partecipativa alla mutazione della scuola e chi ci lavora venga coinvolto.

 

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