Scandalo ‘Argo 1’: non siamo soddisfatti dalle risposte del Consiglio di Stato

La  seduta del Gran Consiglio di lunedì, 6 novembre, è stata largamente consacrata allo scandalo ‘Argo 1’, anche perché Ivo Durisch – a nome del Gruppo PS in Gran Consiglio – ha presentato un’interpellanza riguardo al ruolo avuto del Capodivisione della Divisione dell’azione dell’azione sociale e delle famiglie (DASF) nella richiesta al suo nuovo datore di lavoro, come fatto emergere dalla RSI e dalla stampa, di non impiegare più l’ex-agente di Argo 1, il quale aveva denunciato presso il sindacato UNIA le malversazioni dei vertici di Argo 1 rispetto ai suoi ex-dipendenti.

Interpellanza e risposte del Consiglio di Stato deludenti
L’interpellanza chiedeva lumi al Governo riguardo alla valutazione di quest’iniziativa, che durante la settimana scorsa il diretto interessato, il Capodivisione, e il Consigliere di Stato, hanno definito “infelici”. Le risposte formulate dal Governo e dal Consigliere di Stato Paolo Beltraminell hanno di fatto giustificato l’agire del Capodivisione e specificato le tempistiche. Paolo Beltraminelli ha affermato che né la DASF né il Dipartimento abbiano fatto pressione per revocare l’ex-agente dal suo incarico. Consigliere di Stato che a pure considerato pertinente l’iniziativa al fine di “verificare i dubbi sollevati a mezzo stampa”. Non è stato quindi ammesso errore alcuno per quanto riguarda questa vicenda specifica.

Una risposta che non ha soddisfatto il Capogruppo PS al Gran Consiglio Ivo Durisch, il quale ha considerato che avrebbe agito in un modo differente, anche perché – ha ricordato – la “delicatezza” del caso di cui ha parlato Paolo Beltraminelli in Aula avrebbe giustamente richiesto un altro modo di agire. L’intervento del Capodivisione, la sua richiesta formale “di non impiegare più presso il centro asilanti di Camorino”, sono valutati in modo differente anche da una larga parte del Gran Consiglio, oltre al Gruppo socialista e il suo Capogruppo.

Discussione generale e istituzione della CPI
Dopo le risposte del Consiglio di Stato alle interpellanze, alla luce di una palpabile insoddisfazione in Aula, è stata poi chiesta e avviata una discussione generale. Una discussione che dimostra la portata del caso e della necessità di ottenere risposte riguardo allo scandalo ‘Argo 1’: rimangono zone d’ombra e sono emersi, progressivamente, sempre più elementi che hanno alimentato il caso. L’insieme di elementi, dei quesiti rimasti aperti, delle zone d’ombra mostrano un’erosione della fiducia della popolazione nelle istituzioni. Una fiducia che è indispensabile ristabilire.

Il Gran Consiglio ha poi trattato la proposta della Commissione della Gestione, formulata in Aula dalla sua Presidente Pelin Kandemir Bordoli. Il Capogruppo PS ha motivato l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso ‘Argo 1’: “il mandato alla CPI, oltre a cercare la verità, deve ristabilire la fiducia della popolazione nelle Istituzioni e nell’Amministrazione pubblica”. Un atto dovuto nei confronti dei cittadini – ha detto Ivo Durisch – il quale ha evidenziato la necessità dei funzionari della DASF di avere una guida della divisione e del Dipartimento. L’insieme è dato affinché venga istituita una CPI, poiché va istituita “quando la fiducia nelle Istituzioni” viene meno e quando il caso ha una rilevanza cantonale.”

Sì alla CPI: Carlo Lepori eletto membro
Il Gruppo PS ha proposto quale membro della Commissione parlamentare d’inchiesta il Deputato Carlo Lepori, già presidente del PS: una persona particolarmente indicata per questo compito, grazie alla sua serietà sue competenze, le sue capacità e alla sua esperienza politica. Il Gran Consiglio ha deciso d’istituire la Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) sul caso ‘Argo 1’ con 66 voti favorevoli, 2 contrari e 11 astenuti. Una buona notizia: se dotata di mezzi e risorse sufficienti, come previsto dalla Legge sul Gran Consiglio, una CPI può valutare le responsabilità politiche e i necessari correttivi a livello politico e legislativo. Eletti, quali membri, Michele Foletti (Lega dei Ticinesi)- Presidente della CPI, Carlo Lepori (PS), Michela Delcò Petralli (I Verdi del Ticino) Giorgio Galusero (PLR), Claudio Franscella (PPD) e Tiziano Galeazzi (UDC). Alla CPI i nostri migliori auguri di buon lavoro!

 

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