Riunione straordinaria del comitato cantonale a Bellinzona

Dalle 20.30 alle 22.15 si è svolta a Bellinzona la riunione straordinaria del comitato cantonale del PS con un ordine del giorno breve ma di peso. Dopo un ricordo di Tita Carloni da parte di Ivo Durisch al quale è seguito un minuto di silenzio è stata letta una lettera di Marina Carobbio Guscetti nella quale la consigliera nazionale fa il punto sull’operato del PSS nella politica nazionale.
Subito dopo la discussione è entrata nel vivo con le relazioni di Manuele Bertoli Saverio Lurati e Pelin Kandemir Bordoli.
Bertoli ha ripercorso la genesi del Preventivo 2013 all’interno del Governo ricostruendo le cause del disavanzo che vanno cercate soprattutto negli sgravi fiscali degli anni scorsi. Nondimeno il preventivo è stato realizzato senza tagli pesanti ai servizi fondamentali offerti ai cittadini. Il consigliere di Stato ha ricordato che ora bisogna arrivare a un compromesso minimo in tempi brevi per non trascinare nel 2013 l’incertezza attuale quando invece è necessario cominciare a pensare al più presto agli interventi da mettere in atto nel 2014. E’ assurdo che si permanga a metà legislatura in un’atmosfera da campagna elettorale permanente. Infine Bertoli non è certo che l’unità del Governo possa mantenersi anche di fronte alla necessità di intervenire davvero con tagli dolorosi. E di fronte a un Parlamento sfilacciato un Governo non più compatto aggiungerebbe confusione alla confusione.
Lurati ha presentato il quadro socioeconomico e sottolineato come la posizione del PS sia sempre stata coerente chiarendo che cosa non vuole ma anche proponendo soluzioni praticabili. Sorprende la strana abdicazione degli altri partiti nell’asecutivo che si sono chiamati fuori dalle responsabilità di governo e che alimentano questa situazione di disagio. La situazione attuale è frutto della sciagurata esternazione di Medeglia. E’ chiaro però che per governare bisogna avere un minimo di consenso e ragionare su proposte concrete. Il PS andrà in aula per dire che vuole discutere subito il preventivo. La maggioranza dovrà poi decidere se approvarlo rispedirlo al mittente oppure discuterlo con le nostre proposte.
Kandemir Bordoli ha esposto le prese di posizione del Gruppo in Gran Consiglio alla luce dei quattro rapporti usciti dalla Commissione della gestione. La capogruppo ha descritto le proposte fatte dal PS: stralcio dei tagli ai dipendenti dello Stato e agli enti sussidiati partecipazione dei Comuni al risanamento sulla base della loro forza finanziaria e non sulla base della popolazione cessione di un immobile per contribuire al risanamento della cassa pensioni dei dipendenti dello Stato aumento del forfait per i globalisti. Tutte proposte che non danneggiano l’economia. Tutte proposte che per il PS devono essere discusse in Gran Consiglio senza respingere il Preventivo 2013 né rinviarlo alla Commissione della gestione considerando che quest’ultima non è riuscita a venire a capo della situazione negli ultimi mesi e verosimilmente non ci riuscirebbe in poche settimane.
La discussione è poi proseguita con interventi molto diversificati spaziando dal senso dello sciopero dei dipendenti dello Stato fino all’incognita del successore di Marco Borradori dalla scelta di tagliare gli stipendi dei dipendenti di Chiasso fino all’incomprensione delle responsabilità dei Socialisti da parte delle cittadine e dei cittadini.
Da ultimo la discussione si è concentrata sull’opportunità o meno di votare o meno preventivamente l’adesione a un eventuale referendum contro i tagli qualora il preventivo fosse approvato con i tagli. Al momento della votazione la decisione di sostenere un eventuale referendum ha fatto l’unanimità.

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