Risparmio per l’alloggio – Associazione Inquilini

La Commissione dell’aconomia e dei tributi del Consiglio degli Stati ha promosso una consultazione in relazione al progetto preliminare volto all’introduzione di un’agevolazione fiscale per il risparmio per l’alloggio a livello federale e cantonale.
l’aSI (Associazione Svizzera Inquilini Federazione della Svizzera Italiana) ha espresso parere negativo ritenendo molto pericoloso seguire l’idea (rectius l‘ideologia) secondo cui il denaro debba essere utilizzato secondo modalità più produttive e logiche di mercato permettendo così di aggredire di fatto l’ultima cassaforte protetta dello Stato cioè le risorse sociali.
Dopo le “bolle” sulle banche sui mercati finanziari e immobiliari dobbiamo far di tutto per evitare che la speculazione ponga i propri artigli sulle risorse destinate ai più deboli.
La normativa in consultazione infatti determinerà se approvata una diminuzione del gettito fiscale e avrà come conseguenza diretta un progressivo impoverimento delle entrate certe dello Stato che avrebbe importanti ripercussioni anche per gli inquilini.
Già oggi chi vive in un’abitazione propria gode di benefici ad esempio attraverso l’applicazione di valori locativi ridotti la possibilità di portare in deduzione gli oneri ipotecari e i costi di manutenzione.
l’inquilino invece non gode di alcuna agevolazione fiscale inerente l’abitazione. Paga una pigione deve far fronte a spese accessorie notevoli in costante aumento anche a seguito dell’indiscriminata introduzione nei contratti locativi dei costi inerenti gli abbonamenti anche se non strettamente connessi all’uso dell’ante locato ma che concorrono ad aiutare i proprietari ad assolvere l’obbligo di mantenere l’ante locato in uno stato idoneo all’uso a cui è destinato.
Ma vi è di più nella vigente normativa tributaria è già prevista una agevolazione fiscale particolare inerente i contributi della previdenza individuale vincolata (c.d. terzo pilastro) che si affianca alla previdenza professionale obbligatoria (cd. secondo pilastro).
Inoltre secondo la normativa in consultazione lo Stato potrà recuperare l’imposta non prelevata solo nell’ipotesi in cui venga durevolmente modificata l’utilizzazione dell’adificio o se l’immobile verrà venduto nel corso dei primi cinque anni che seguono l’acquisto: ciò comporta l’apertura di uno spiraglio alla speculazione anche se parzialmente ritardata nel tempo.
l’aSI nel suo parere ha attirato l’attenzione anche sul dato statistico relativo all’onere locativo (fonte UST/UFAB www.bwo.admin.ch/dokumentation/00101/00185/00319/index.htmll: la fascia di popolazione sotto i fr. 4000.— di reddito sopporta un onere locativo superiore al 30% del budget mensile mentre esso resta di pochissimo inferiore al 25% per le fasce di reddito dai 4000 franchi agli 6’000.—franchi.
Ha osservato che soprattutto in Ticino la maggioranza degli inquilini è costretta a destinare quasi un quarto delle proprie entrate per per onorare pigioni che sono troppo elevate anche in relazione alla qualità e al confort abitativo offerto dal parco alloggi da reddito in disarmonia con quanto previsto dall’art. 41 lett. 1 cpv. e Cost. fed.: il diritto ad un alloggio a condizioni sopportabili è nella realtà sorprendentemente disatteso.
Non da ultimo occorre ricordare che è in atto da tempo una progressiva riduzione dei tassi ipotecari che già da sola costituisce un importante incentivo per i cittadini all’acquisto della prima casa anche senza disporre di un solido capitale iniziale. E’ viva la preoccupazione che in un futuro non molto lontano nell’ipotesi di un aumento dei tassi ipotecari siano ancora i meno abbienti a dover affrontare grossi problemi per onorare debiti assunti troppo precipitosamente rischiando se insolventi di essere privati di tutti i lori beni.

ASI FSI Segretariato generale
Manuela Puggioni

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