Risoluzione del personale SCuDO

l’assemblea del personale del Servizio assistenza e cure a domicilio (SCuDo) del Luganese convocata dal Sindacato VPOD a Massagno lo scorso 15 ottobre 2010 ha radunato un’ottantina di persone. Un numero importante che testimonia il disagio e la preoccupazione del personale del Servizio. Essa ha adottato la seguente risoluzione all’indirizzo del Comitato SCuDo di Lugano.

l’assemblea esprime la propria opposizione al licenziamento dell’apprezzata capoéquipe zona 4 Armida Bianchetto attiva da 22 anni nel servizio aiuto domiciliare d’interesse pubblico a Lugano e responsabile della funzione di capoéquipe presso SCuDo dalla sua creazione nel 2000.

L’assemblea disapprova anche le modalità del licenziamento dei vertici di SCuDo incompatibili con la gestione di un servizio sociosanitario d’interesse pubblico:
– perché avvenuto senza colloquio preliminare tra comitato SCuDo e interessata;
– perché avvenuto senza fornire all’interessata giustificazioni e motivazioni di questo drastico passo che lede la sua dignità umana e la sua reputazione professionale;
– perché concretizzatosi con l’obbligo per la collega di lasciare il posto di lavoro entro 3 ore cosa che si fa con chi ha commesso gravi errori e non con chi ha lavorato molto bene per tanti anni.

l’assemblea ricorda che l’apisodio odierno è stato preceduto negli scorsi anni dal licenziamento di un’altra valida capoéquipe in merito alla quale l’assemblea del personale aveva pure protestato con una risoluzione all’indirizzo del Comitato SCuDo come pure dal declassamento di un’altra capoéquipe.

L’assemblea del personale decide di trasmettere la presente risoluzione al Dipartimento sanità socialità e alla Commissione sanitaria del Gran Consiglio affinché intervengano sul Servizio SCuDo per ripristinare una gestione del personale degna di questo nome e degna di un servizio sociosanitario d’interesse pubblico. Una gestione del personale corretta è infatti fondamentale per garantire un servizio di qualità all’utenza.

L’assemblea del personale chiede anche un deciso intervento delle autorità cantonali per risolvere i problemi di organizzazione del lavoro da parte della Direzione sanitaria: infatti il personale è costretto a svolgere turni di lavoro pesanti e variabili a brevissimo termine; inoltre il personale deve essere sempre rintracciabile nel proprio tempo libero per ricevere chiamate del datore di lavoro al fine di modificare i programmi di lavoro ed effettuare interventi a breve termine (rintracciabilità non remunerata come picchetto).

L’assemblea chiede al Comitato SCuDO il reintegro di Armida Bianchetto come responsabile della sua équipe allo scopo di ristabilire il clima di fiducia tra la Direzione e il personale come pure di avviare un netto miglioramento delle condizioni di lavoro dell’insieme del personale.
All’assemblea sono giunti messaggi di solidarietà da Saverio Lurati (presidente USS Ticino e Moesa e segretario UNIA) da Manuele Bertoli (presidente PS e deputato) da Nicoletta Mariolini (municipale di Lugano e deputata) da Gianrico Corti e Raoul Ghisletta (deputati).
l’assemblea decide di riconvocarsi lunedì 25 ottobre alle ore 20.00 presso il Ristorante Cappella delle 2 Mani di Massagno per fare il punto della situazione dopo l’incontro che avverrà tra il Comitato e il legale della collega Bianchetto nello stesso giorno.

– Invio al Comitato SCuDo Lugano per il tramite del direttor Treichler

– Invio alla Commissione sanitaria del Gran Consiglio per il tramite della segreteria GC

– Invio al Dipartimento sanità e socialità on. Pesenti e sig. Branca

– Invio alla Commissione del personale presidente F. Remy Lauria e OCST sig. Ricciardi

– Invio agli organi d’informazione

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