Il Partito Socialista manifesta vivo stupore per le recenti esternazioni in tema di risorse finanziarie RTSI del presidente della Lega dei ticinesi Giuliano Bignasca e di suo fratello Attilio consigliere nazionale e candidato agli Stati tenute durante e dopo l’assemblea della CORSI di sabato scorso.
Siccome i candidati della Lega non sono stati eletti in seno al Consiglio regionale CORSI nonostante l’appoggio politico che ci si poteva attendere da parte dell’area PPD a seguito dell’intesa sulla candidatura Lombardi Giuliano ed Attilio Bignasca arrivano oggi a prospettare la richiesta alla Ssr di dimezzare le risorse attribuite alla Rtsi mettendo così in pericolo uno dei più importanti datori di lavoro in Ticino.
Una proposta sorprendente poiché proveniente da un movimento in lotta perenne con la componente svizzerotedesca del nostro Paese definita sovente come baliva alla quale ora i Bignasca chiedono aiuto per un gesto manifestamente lesivo degli interessi di tutta la popolazione ticinese e svizzero italiana. Una ripicca che mostra a tutti come in nome di qualche poltrona si sia pronti a danneggiare gravemente gli interessi svizzero italiani contando sull´aspirazione di alcune cerchie di area germanofona di ridurre la quota del canone di spettanza RTSI.
Se il principio di una rappresentanza leghista in seno alla CORSI non è contestato le modalità proposte da Bignasca palesemente poco abituato al rispetto delle regole democratiche sono inaccettabili. La richiesta di far votare all´assemblea CORSI una lista blindata non solo cozza coi principi elementari della democrazia assembleare e con il rispetto degli astanti ma come ha opportunamente precisato il presidente CORSI Claudio Generali viola ogni regola statutaria. Da rilevare che non più tardi dello scorso giugno l´assemblea CORSI ha affrontato una revisione totale dello statuto durante la quale chiunque ha avuto la possibilità di proporre modifiche di qualsiasi natura un´assemblea nella quale la Lega ha brillato per la propria assenza.