L «Alleanza contro le esportazioni di armi verso i paesi colpiti da guerre civili», la quale conta su un ampio sostegno, intende farsi valere con uniniziativa contro lallentamento dellOrdinanza sul materiale bellico previsto nel caso in cui il Consiglio federale confermerà la propria decisione e il Parlamento continuerà a rimanere passivo. Il PS Svizzero condivide e sostiene in modo deciso questa preoccupazione. Il PS eserciterà una pressione supplementare attraverso un intervento urgente durante la sessione dautunno alle Camere che comincia oggi.
«Un ulteriore allentamento dellordinanza sul materiale bellico andrebbe contro la tradizione umanitaria della Svizzera e significherebbe capitolare rispetto alle lobby delle armi» afferma Géraldine Savary, la Consigliera agli Stati vodese del PS. Garantire che il materiale bellico esportato non venga utilizzato nei conflitti risulta infatti molto difficile. «La popolazione svizzera non vuole contribuire alle guerre civili». Liniziativa lancia perciò un appello affinché venga mantenuto lo status quo, così comera stato definito fino al 2014, data in cui il Consiglio federale ha deciso per la prima volta dallentare lordinanza sul materiale bellico.
La direzione del Partito Socialista Svizzero auspica un sostegno ufficiale a questa iniziativa. Una decisione in questo senso spetterà allAssemblea straordinaria delle delegate e dei delegati del PSS che si terrà a Olten il prossimo 29 settembre. Con uninterpellanza urgente, il Gruppo socialista alle Camere federale esorterà inoltre il Consiglio federale a fornire delle spiegazioni, durante questa sessione, riguardo a come intende coniugare le esportazioni di armi verso i paesi in cui cè una guerra civile con lobiettivo della promozione della page e dei diritti umani, così come formulato dallarticolo 54 della Costituzione federale.