Nel 2019, grazie alla possibilità di congiungere le liste elettorali, è stato avviato un importante processo di avvicinamento e di collaborazione tra il Partito Socialista, I Verdi del Ticino e altre forze progressiste del Canton Ticino. Questa unità dintenti, basata sulla condivisione dideali comuni, ha permesso di raggiungere un importante risultato alle ultime elezioni federali. Per la prima volta unesponente dei Verdi è stata eletta al Consiglio nazionale e per la prima volta una donna, e una socialista, è stata eletta al Consiglio degli Stati. A loro si aggiunge anche la conferma di un seggio socialista al Nazionale.
In questi tre anni, Marina Carobbio, Greta Gysin e Bruno Storni hanno saputo cambiare lorientamento politico della rappresentanza ticinese a Berna, portando a Palazzo federale un coro di voci competenti e progressiste, sensibili ai temi sociali e ambientali.
Molto spesso gli elettori dei Verdi e dei Socialisti si sono lamentati della mancanza di una dichiarata unità dintenti tra le forze politiche progressiste e troppe volte sono mancate le premesse per unire queste stesse forze. Oggi non è più così!
La brillante esperienza delle scorse elezioni federali sta spingendo Socialisti e Verdi verso un discorso unitario solido e duraturo che potrebbe presto portare a un cambiamento dellindirizzo politico del Consiglio di Stato. Lelezione a Bellinzona di un ministro socialista e di uno verde non è una chimera, ma un obiettivo concreto se non nellimmediato, nel breve periodo.
Per raggiungere questo storico risultato, è necessario concentrarsi sui temi comuni, quelli che più di tutti ci uniscono. I due punti di partenza sono senzaltro la giustizia sociale e il rispetto per lambiente naturale che ci circonda e che ci ospita. Altro presupposto fondamentale, è il rispetto reciproco tra le forze politiche intenzionate a collaborare. Rispetto che parte dal principio di riconoscersi come dei pari che uniscono le proprie forze nellinteresse generale del Paese.
Ciò è possibile se Socialisti e Verdi decidono di riconoscere assieme la necessità di lavorare in maniera unitaria per perseguire un interesse superiore a quello meramente di partito.
Lobiettivo di unazione comune non deve essere quello di mantenere il seggio socialista o di eleggere il primo Verde in Consiglio di Stato. Le nostre forze vanno unite perché il Cantone ha bisogno di una chiara svolta politica e sociale, che sappia concretizzare unazione progressista forte che salvaguardi i diritti dei più deboli e lambiente.
La realizzazione di una lista unica che indichi per il Consiglio di Stato una chiara unità dintenti e che dia un chiaro messaggio di novità alla politica cantonale è quanto di più naturale possa e debba succedere dopo anni di predominanza di una Destra avara e prevaricatrice.
La collettività e lambiente devono diventare il centro dellazione politica e per farlo è necessario che Socialisti e Verdi uniscano le proprie forze.
Articolo di Adriano Venuti, co-vicepresidente PS Ticino, pubblicato il 14 giugno 2022