Il PS in difesa del servizio pubblico

Le recenti decisioni delle direzioni della Posta e delle FFS mostrano un processo che
indebolisce il servizio pubblico a cui il Partito Socialista si oppone e per cui ha adottato
delle iniziative concrete.
Il Partito Socialista agisce, combatte e continuerà a lottare in difesa del servizio pubblico.
Per quanto riguarda la Posta, il PS disapprova i metodi della sua direzione e il fatto che abbia
messo la popolazione, i cantoni e i comuni davanti al fatto compiuto decidendo di sopprimere 500
– 600 uffici postali e 1’200 posti di lavoro.
Questo modo di fare è tipico di aziende che badano solo al profitto, ma non devono essere i
metodi di chi è chiamato a garantire un servizio universale a cui queste decisioni portano un
pericoloso attacco.

Nel novembre del 2015 il Gruppo PS in Gran Consiglio ha presentato un’iniziativa che mira a
migliorare la rete degli uffici postali e a rafforzare il ruolo dei comuni per quanto riguarda la loro
distribuzione sul territorio. Quest’iniziativa chiede che i cittadini possano opporsi alla decisione di
chiusura di un ufficio postale raccogliendo lo stesso numero di firme che servono per un’iniziativa
comunale. La legislazione deve prevedere più servizi offerti dagli uffici postali così come
investimenti nella formazione e nelle condizioni di lavoro al fine di migliorarne la qualità.

Il servizio pubblico contribuisce a mantenere saldo il nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda
le regioni periferiche: va dunque salvaguardato e i suoi posti di lavoro difesi. È intenzione del
Partito Socialista continuare a sorvegliare l’insieme dei processi che intendono smantellarlo e
perseverare nell’opposizione a decisioni che puntano alla privatizzazione, anche per quanto
riguarda i modelli di gestione.

Le decisioni che incidono sul futuro delle aziende di servizio pubblico devono essere valutate in
concertazione con la popolazione, gli utenti, i cantoni e i comuni.
Questo vale anche per le FFS e la mancanza di trasparenza sul futuro dell’Officina di Bellinzona.
Perciò il Comitato cantonale del PS ha recentemente adottato una risoluzione che chiede alle FFS
più chiarezza a proposito del futuro del sito di Bellinzona e il rispetto degli accordi sottoscritti, come
la Convenzione per il Centro di Competenze.

Il principio e le aziende di servizio pubblico sono un prezioso patrimonio collettivo costruito durante
lunghi anni nell’interesse del bene comune. Esigono più attenzione di quella che le direzioni della
Posta e delle FSS stanno consacrando loro, ai loro lavoratori e agli utenti. Le aziende chiamate a
garantire un servizio universale, in cui la collettività investe, non possono e non devono essere
dirette adottando un modello di gestione privatistico, ma vanno salvaguardate nell’interesse di un
mandato destinato all’insieme della popolazione.

Il Partito Socialista assume pienamente il suo ruolo di garante in questo ambito e si batterà –
coinvolgendo l’insieme degli utenti e della popolazione – perché le nostre aziende di servizio
pubblico non siano indebolite attraverso delle tappe progressive che mirano cinicamente a
smantellarle al fine di privatizzare i settori più interessanti dal punto di vista del reddito.

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