Il PS determinato a confermare il seggio al Governo

Il Congresso elettorale del PS – tenutosi oggi ad Arbedo – ha determinato la lista del Partito per il Consiglio di Stato, composta da Manuele Bertoli, Danilo Forini, Amalia Mirante, Laura Riget e Fabrizio Sirica. Dal Congresso, che ha registrato una partecipazione di 300 iscritti e simpatizzanti al Partito, risulta una grande determinazione per confermare il seggio del PS in Consiglio di Stato e rafforzare la presenza in Gran Consiglio.

Il Congresso elettorale del PS, tenutosi oggi ad Arbedo in una sala colma, ha espresso determinazione e slancio in vista delle elezioni politiche dell’aprile 2019, confermando la lista del Partito Socialista per il Consiglio di Stato. Una lista salutata in modo unanime dai 300 iscritti e simpatizzanti del Partito presenti, composta da Manuele Bertoli, Danilo Forini, Amalia Mirante, Laura Riget e Fabrizio Sirica.

Il PS affronterà la campagna che porterà fino alle elezioni politiche dell’anno prossimo con determinazione e coraggio, al fine di confermare il seggio in Governo e di rafforzare la presenza socialista in Parlamento. Nel 100. anniversario dello Sciopero generale, indetto nel novembre del 1918, il Presidente del PS Igor Righini ha ricordato che le conquiste sociali e i diritti fondamentali acquisiti non vanno dati per scontati, ma difesi e rafforzati.

L’equilibro sociale e politico svizzero deve delle preziose conquiste sociali al PS, il quale ha combattuto per ottenere tra gli altri l’AVS, il diritto di voto e di eleggibilità delle donne, il miglioramento dei salari e una settimana di lavoro inferiore alle 48 ore. Conquiste sociali che vanno oggi rafforzate, introducendo un salario minimo legale veramente dignitoso, realizzando una vera parità di genere, lottando contro la violenza sulle donne e tutte le discriminazioni. Oggi il Partito Socialista è più che mai necessario anche per contrastare il vento nefasto del neofascimo che avanza nel mondo e in Europa, giungendo anche in Ticino, e che la destra neoliberale lascia passare per interessi di comodo. Per questo, il PS è determinato a battersi contro i disegni politici degli avversari, in particolare del PLR, che puntano a estromettere il PS dal Governo.

Il Congresso, co-presieduto nella giornata da Cristina Zanini, municipale di Lugano e Natalie Tami, membro di direzione del PS, è stato introdotto da Adriano Venuti, membro di direzione, il quale ha ricordato il cinquantesimo del ’68 e il significato della parola compagno, come evocato recentemente dalla fondatrice del ‘Manifesto’ Rossana Rossanda.

Sala congressuale che ha salutato con un lungo applauso il discorso di apertura di Fabio Pusterla, poeta e critico letterario, il quale ha offerto particolare slancio al PS, interrogando dapprima il significato della condivisione di un progetto comune, come quello socialista, volto a offrire dignità alle persone, ai diseredati e a chi è in difficoltà. Un discorso che ha messo in luce la necessità di offrire risposte essenziali, contrapposte alla superficialità e alla mercificazione delle vite umane e del mondo, per le quali è necessaria una unità di intenti in seno alla Sinistra che oltrepassi le logiche di potere e quelle amministrative per immaginare anche con creatività e slancio il mondo di domani.

La Deputata socialista al Gran Consiglio Gina La Mantia, segretaria centrale di PS Donne*, ha ricordato l’anno femminista che ci porterà fino allo sciopero generale delle donne, previsto nel 2019. Se le donne lo vogliono, tutto si ferma. Questo il motto che ricorda lo sciopero delle donne del 1991, per evidenziare che la parità tra donna e uomo fa concretizzata al più presto e che la violenza subita dalle donne va combattuta e arrestata con decisione.

Voto favorevole unanime del Congresso alla richiesta di deroga per la candidatura alle federali del 2019 di Marina Carobbio, la quale verrà quasi sicuramente eletta Presidente del Consiglio nazionale lunedì 26 novembre e che potrà condurre il PS nella riconquista del secondo seggio al Nazionale anche nel ruolo di vicepresidente del Partito Socialista Svizzero.

Prima del voto unanime e del plauso del Congresso per la lista, parola ai candidati. “Noi facciamo la differenza” ha affermato Manuele Bertoli, il quale ha ricordato la necessità di votare la lista socialista. “Giustizia sociale, solidarietà, rispetto dell’ambiente e apertura. Per una società a misura d’uomo, contro le prepotenze, capace di costruire prospettive per tutti, capace di capire e rispondere alle esigenze di chi ha bisogno, pacifica e cooperativa” questo è quanto il PS vuole, in modo chiaro. “Riprendiamoci la dignità” è quanto espresso da Danilo Forini, il quale ha spiegato la sua necessità di compiere un passo ulteriore, oltre all’impegno in seno alla società civile, in particolare in ambito sociale. Un passo politico, al fine di offrire delle risposte e il riscatto di coloro i quali oggi sono emarginati e esclusi da una pressione sociale sempre più importante. Amalia Mirante ha ricordato che “senza di noi, sarebbe un’altra storia” e ha ripercorso la presenza socialista in Governo, attraverso la quale sono state ottenuto importanti conquiste e progressi nel nostro Cantone: ecco perché la presenza del Partito è necessaria in Governo e rinunciarvi non è un’opzione. Pari opportunità, parità di genere e lotta alle discriminazioni di ogni natura, sono al centro del messaggio e del progetto di Laura Riget, la quale ha sottolineato le disuguaglianze sociali contro le quali il PS ha il dovere di combattere, sia attraverso una maggiore presenza sul territorio, a contatto con la popolazione, sia con una presenza in seno alle istituzioni. Contatto con il territorio e bisogno di portare la testimonianza della popolazione in seno alle istituzioni e in Governo sono stati evidenziati da Fabrizio Sirica, il quale ha messo in risalto il bisogno di protezione della popolazione, di lavoratrici e lavoratori confrontati a vivere situazioni di grandi difficoltà, causate da una pressione sempre più importante sui salari e le condizioni di lavoro, e più in generale i diritti delle persone e di una classe sociale che il Partito Socialista è chiamato a rappresentare.

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