Il silenzio delle autorità competenti, del Consigliere di Stato Norman Gobbi, del Presidente del Governo Claudio Zali e dei vertici della Polizia riguardo alla promozione a sergente maggiore dellagente che aveva inneggiato al nazismo e al fascismo sulle reti sociali condannato per istigazione alla discriminazione razziale non può essere accettato.
Il PS condivide lindignazione della comunità ebraica e chiede che venga fornita al più presto una risposta. Il messaggio espresso con questa promozione è pessimo: il dilagare delle istigazioni alla discriminazione e allodio per motivi razziali, etnici, sessisti o relative allorientamento sessuale che imperversa soprattutto attraverso le reti sociali esige dei provvedimenti per arrestarlo, non di legittimarlo attraverso una simile decisione.
Il Partito Socialista ritiene molto preoccupante il caso della promozione a sergente maggiore dellagente di polizia che aveva inneggiato al nazifascismo sulle reti sociali, condannato per istigazione alla discriminazione razziale. Un caso che impone delle chiare risposte: il PS deplora lassenza di spiegazioni da parte del Consigliere di Stato Norman Gobbi e del Presidente del Governo Claudio Zali, così come il silenzio dei vertici della Polizia, soprattutto alla luce dellincomprensione e la richiesta di spiegazioni espressa dalla comunità ebraica con una lettera al Consigliere di Stato a capo del Dipartimento delle istituzioni.
Il Partito Socialista sostiene in modo deciso la comunità ebraica, condivide la sua indignazione e ribadisce la domanda: comè possibile che un agente di polizia che definisce gli stranieri maiali e che inneggia al nazifascismo sia stato promosso?
La necessità di una risposta politica e dei vertici della Polizia è imperativa visto la gravità dellincompatibilità della promozione a un grado di maggiore responsabilità in seno alla Polizia coi fatti di cui lagente si è reso colpevole. In questo senso, degli eventuali tentativi di banalizzazione o volti a relativizzare il caso non potranno essere ammessi.
Gli agenti sono chiamati a vegliare sul rispetto delle leggi e promettono fedeltà alla Costituzione. Un ruolo e un compito che richiedono grande senso di responsabilità e perciò incompatibili con una visione che celebra il nazifascismo e la chiamata alle armi per combattere gli stranieri. Il Capogruppo socialista al Gran Consiglio ha perciò inoltrato uninterrogazione che chiede delle risposte al Governo al riguardo.
Lamarezza con la quale i colleghi dellagente hanno accolto la notizia della promozione dellagente a sergente maggiore è condivisa dal PS. È incomprensibile come lautorità di nomina non abbia individuato un agente meritevole della promozione che non si sia macchiato di un fatto simile.
Il grado di sergente maggiore comporta unimportante responsabilità rispetto agli agenti di polizia di polizia e verso la popolazione. Il fatto che la candidatura dellagente al concorso per la promozione fosse ammissibile dal punto amministrativo, lagente è stato condannato più di due anni fa, non basta per determinare le ragioni della promozione a fronte della condanna per istigazione razziale.
Il Partito Socialista chiede che vengano fornite al più presto delle spiegazioni al riguardo ed evidenzia come questa promozione sia un pessimo segnale emesso dalle autorità.
Il razzismo, la celebrazione del nazifascismo, listigazione alla discriminazione e allodio razziale, anche legate a un intollerabile sessismo o relative allorientamento sessuale, sono fenomeni che stanno imperversando soprattutto attraverso le reti sociali. Si tratta di una questione che richiede delle soluzioni e dei provvedimenti urgenti e concreti, volti ad arrestare lallarmante fenomeno, non un esempio che si pone allopposto come la promozione dellagente condannato per istigazione razziale che lo alimenta e lo legittima.