Il Partito Socialista ha trasmesso oggi al Consiglio di Stato la sua posizione
sull´avamprogetto di freno ai disavanzi e di moltiplicatore cantonale.
Preliminarmente il PS si rallegra del ritiro del progetto di Legge sul freno alla spesa congelato da anni in Gestione e fortemente combattuto dal Partito poiché volto unicamente a contenere le uscite senza considerare il versante delle risorse.
Il PS condivide la necessità di collegare le scelte politiche con le scelte di bilancio principio alla base della nuova proposta (apri il documento). È infatti corretto che l´assunzione di nuovi compiti da parte dello Stato possa essere adeguatamente finanziata rispettivamente che la rinuncia a entrate fiscali coincida con una scelta precisa di abbandono di compiti oggi finanziati.
Il PS ritiene tuttavia il modello presentato troppo rigido. Affinché il Partito possa entrare nel merito della riforma è necessario:
almeno raddoppiare il limite soglia per far entrare in funzione il freno ai disavanzi. Il limite proposto di ca. 50 mio di deficit è troppo stretto soprattutto perché il meccanismo agisce a livello di Preventivo e le differenze tra preventivi e consuntivi da sole superano spesso questa cifra;
evitare che il meccanismo entri in vigore tassativamente in momenti di crisi economica come quello che stiamo vivendo;
raddoppiare il limite soglia per la necessità di ricostituire il capitale proprio da ca. 250 a 500 mio;
abbandonare una serie di rigidità procedurali inutili.