Piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della Navigazione Lago Maggiore!

Il PS esprime solidarietà nei confronti dei 34 dipendenti della Navigazione Lago Maggiore colpiti da licenziamento collettivo, appoggia le loro rivendicazioni e sostiene lo sciopero indetto, in segno di protesta, per fare valere i loro diritti e la loro dignità.
È necessario il sostegno di Cantone e Comuni per garantire il servizio pubblico, dei posti di lavoro di qualità e un CCL dignitoso.

Il Partito Socialista esprime la propria solidarietà nei confronti delle 34 persone licenziate dalla Navigazione Lago Maggiore (NLM) per la fine del 2017 e appoggia lo sciopero indetto per protestare contro questa deleteria decisione, mobilitandosi al fianco delle lavoratrici, dei lavoratori e dei sindacati.

Il PS si oppone al licenziamento collettivo della NLM bacino svizzero poiché significa la perdita di 34 posti di lavoro di qualità, regolamentati da contratti collettivi dignitosi e interamente occupati da persone che risiedono in Ticino con le loro famiglie. Una decisione che non può essere accettata poiché comporta un grave deterioramento del servizio pubblico di qualità e delle conseguenze, per quanto riguarda il turismo e il suo indotto, nefaste non solo per il Locarnese, ma anche per il Cantone.

Chiediamo perciò al Cantone e ai Comuni di sostenere l’avvio di consorzio che possa garantire il servizio pubblico sul Verbano, la salvaguardia dei 34 posti di lavoro e un contratto collettivo di lavoro dignitoso che con questo licenziamento collettivo verrebbe a mancare. Per queste ragioni, il Partito sostiene la mozione “Per un sostegno concreto alla Navigazione sul bacino svizzero del Lago Maggiore e ai suoi lavoratori!”, presentata dai deputati Giorgio Fonio (Ppd), Ivo Durisch (Capogruppo PS),  Nicola Pini (Plr, Fabio Badasci (Lega dei Ticinesi) e Michela Delcò Petralli (Verdi).

Il PS invita l’insieme delle forze politiche del Cantone ad appoggiare le rivendicazioni degli impiegati della NLM bacino svizzero: un sostegno che non può venire a mancare soprattutto in un periodo in cui la protezione dei posti di lavoro di qualità e la lotta al dumping salariale sono fondamentali per il lavoro e il futuro economico del Cantone.

 

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