Il 25 settembre 2022 i cittadini svizzeri sono chiamati a pronunciarsi su due proposte che riguardano lAVS: laumento delletà di pensionamento delle donne da 64 e 65 anni e laumento dellIVA dal 7.7% all8.1%. Meno spese, quindi, per la soppressine di un anno di prestazioni e più entrate, grazie allIVA. Secondo il Consiglio federale si tratta di stabilizzare la situazione finanziaria dellAVS in pericolo perché le generazioni contraddistinte da una forte natalità raggiugono ora letà di pensionamento. Nel contempo aumenta la speranza di vita media. Tra pochi anni le entrate dellAVS non basteranno più per finanziare tutte le rendite. Ignazio Bonoli, su lAzione, in una pagina speciale (25 aprile), sotto il titolo AVS in rosso anche con la riforma in votazione, afferma che il disavanzo peserà ancora una volta sulle nuove generazioni. Il giornale dellUnione svizzera delle arti e mestieri (USAM), da parte sua, è dellavviso che la riforma va accettata perché sarebbe favorevole alle donne (luglio 2022). Secondo i fautori della riforma, queste modifiche sarebbero quindi indispensabili. Ma è proprio così? Vediamo.
- In primo luogo non è vero che la proporzione della popolazione attiva si è ridotta moltissimo rispetto al numero dei pensionati. Corrisponde al vero che in passato, il rapporto tra le fasce 20-64 anni e quella dei più 65 si è modificata. Però, in passato molte delle persone con meno di 65 anni non avevano attività rimunerate.
- La generazione del baby-boom che sta attualmente andando in pensione decrescerà a decorrere degli anni 2030 e con essa anche le prestazioni erogate dallAVS.
- Le finanze dellAVS non dipendono dal numero di coloro che pagano i contributi, bensì dalla massa salariale totale. Laumento delle prestazioni effettuate nei 74 anni di vita dellAVS sono stati finanziati essenzialmente grazie allincremento della massa salariale.
- È possibile, come vedremo, che lAVS possa necessitare di qualche risorsa supplementare. Ci sono però modalità molto diverse, rispetto a quelle scelte dal Consiglio federale.
- Non è vero che le nuove generazioni sono penalizzate. Il sistema AVS è solido, costa molto meno delle casse pensioni e garantisce in modo perenne le prestazioni, senza nessun problema.
La tabella seguente illustra molto bene la situazione. Lo scorso anno le prestazioni dellAVS sono ammontate complessivamente a 47’027 milioni di franchi. Le entrate a 47’907 milioni. La maggiore entrata, che tiene conto anche degli interessi maturati sul deposito nel fondo di compensazione, è stata di 2’583 milioni. Nel 2032, secondo le proiezioni dellUFAS, senza nessuna modifica, avremmo un disavanzo di 3’751 milioni. Il fondo di compensazioni ammonterebbe tuttavia ancora a 43’439 milioni.
La situazione, quindi, anche senza modifiche, sarebbe tuttaltro che drammatica, soprattutto se si tiene conto che a partire da quella data le condizioni, dal profilo demografico, subirebbe una notevole modifica.
LUFAS indica anche quanto succederebbe con la modifica in votazione, qualora AVS 21 fosse accolta. Le prestazioni diminuirebbero (a 62’896 milioni), le entrate aumenterebbero (a 60’225 milioni), come pure il fondo di compensazione (a 56’440 milioni).
Prospettive finanziarie dellAVS(1) In milioni di franchi / ai prezzi del 2022 |
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Anno |
Uscite |
Entrate |
Risultato di esercizio |
Fondo di compensazione |
2021 |
47027 |
47907 |
2583 |
49741 |
2032 (2) |
63345 |
58619 |
– 3751 |
43439 |
|
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2032 (3) |
62896 |
60225 |
– 1183 |
56440 |
- Tutti i dati sono tratti dai documenti dellUfficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS)
- Proiezione UFAS, secondo lordinamento in vigore
- Proiezione UFAS, con AVS 21
Come si può constatare, senza modifiche fra dieci anni avremmo un disavanzo di 3’751 milioni. Se volessimo garantire un pareggio dei conti, anche in considerazione che sarebbe più che opportuno aumentare le rendite, ci sono altre modalità per raggiungere questo scopo. Il primo consiste nel ritoccare i contributi. Basterebbe un aumento dell1% (metà a carico dei datori di lavoro e metà a carico dei dipendenti): esso frutterebbe infatti circa 3’500 milioni. Non sarebbe necessario aumentare letà di pensionamento né delle donne, né degli uomini. Il contributo complessivo (attualmente 10.6%) rimarrebbe molto modesto, soprattutto se confrontato con quelli della casse pensioni, spesso superiori al 25%.
Ci sorge quindi un dubbio sul perché il Consiglio federale e il mondo economico criticano con tanta insistenza lAVS. Come abbiamo visto, lAVS non deve accumulare somme importanti , ma versa subito ai pensionati quanto raccolto dal personale attivo. Con il sistema delle casse pensioni si devono invece accumulare somme gigantesche. Il capitale dellAVS ammonta infatti a soli 50 miliardi. Quelli della casse pensioni a 1’000 miliardi. Tali somme permettono a banche e assicurazioni di realizzare grossi benefici. E di versare generosi stipendi ai loro dirigenti. LAVS non permette invece alle banche di fare affari.
Bocciare AVS 21 è quindi necessario, per salvaguardare lAVS, una nostra preziosa istituzione, permettere un suo ulteriore sviluppo e, naturalmente, per impedire laumento delletà di pensionamento delle donne e un aumento dellIVA.
Articolo di Graziano Pestoni, già presidente USS-Ticino e Moesa pubblicato su laRegione