Perché ho deciso di candidarmi

Con questo scritto voglio farvi sapere che ho deciso di candidarmi alle prossime elezioni per il Gran Consiglio Ticinese. Questa mia scelta è la logica conseguenza del mio impegno di questi anni portato avanti insieme alle compagne e ai compagni del Partito Socialista.

Perché lo faccio? Perché ci credo. Non mi piace la politica ma credo che sia l’unico mezzo per cambiare quanto d’ingiusto c’è in questa società.

Le ingiustizie oggi sono molte e sempre più marcate, così come le differenze tra chi ha tutto e chi ha sempre meno.

Credo che il nostro modo di vedere e di interpretare la vita possa e debba essere diverso.

Perché non siamo numeri, codici o macchine. Siamo battiti di cuore, respiri sospesi, attimi di pura felicità in mezzo a tanti sacrifici.

Credo nelle persone, sì ci credo ancora, in quelle che con fatica e grande dignità tirano avanti per arrivare alla fine del mese. Quelle che conoscono il valore della sconfitta e da essa imparano e ripartono.

Credo che sia giusto alzarsi dal letto ogni sabato mattina, con il freddo, con la pioggia o sotto il sole cocente, per raccogliere firme.

Perché se non lo facciamo noi, chi lo deve fare?

Scelgo di credere nel Partito Socialista, nei suoi ideali che sono anche i miei e i nostri. Non mi pagano per farlo, non mi hanno promesso poltrone o qualche incarico pubblico.

Nel Partito e in generale nell’aerea progressista, ho trovato un luogo in cui credere che le cose possano cambiare. Un luogo di confronto e di comprensione, dove ognuno può sentirsi accolto e libero di esprimersi, dove la militanza e l’impegno sul territorio sono un valore irrinunciabile per tutelare gli interessi dei cittadini.

Il Ticino è un piccolo Cantone ma con un grande popolo, un popolo con un grande, immenso, cuore. Donne e uomini che lavorano duro e si rimboccano le maniche per provare a realizzare i propri sogni e, che per quanto in questi anni ci abbiano massacrati, non smetteremo mai di lottare e di credere che le cose possano andare meglio.

Perché come mi hanno insegnato le persone ospitate a Casa Astra, un giorno per volta, nel nostro piccolo, tutti possiamo fare la differenza. Sempre dalla parte di chi crede che l’accoglienza dell’altro, delle sue idee, del suo vissuto siano un valore. Dalla parte di chi vuole costruire ponti verso il futuro, oltre la crisi  climatica e le disuguaglianze, per noi e per i nostri giovani. Dalla parte di tutte e tutti voi.

Marco D’Erchie, candidato al Gran Consiglio per il PS pubblicato sul CdT, 27.02.2023

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