Nelle scorse settimane si è svolto il congresso nazionale del Partito Socialista Svizzero. Al centro della discussione è stata posta la questione, sempre più drammatica, del potere dacquisto.
Nelle scorse settimane, a Friburgo si è svolto il congresso nazionale del Partito Socialista Svizzero. Al centro dellattenzione delle delegate e dei delegati presenti è stata posta la questione, sempre più drammatica, del potere dacquisto.
Per le famiglie con un reddito medio basso, il potere dacquisto è sempre più compromesso. Ciò accade perché il costo della vita è sempre più alto e perché sia gli stipendi che le pensioni non seguono questo andamento. I mancati o insufficienti adeguamenti salariali, fanno in modo che troppe persone e troppe famiglie siano in serie difficoltà nell’affrontare una qualunque spesa imprevista, si pensi ad esempio alla necessità di andare dal dentista o a un guasto della propria automobile.
Le due principali spese che impegnano tutti noi sono legate ai premi di cassa malati e all’alloggio.
Ogni anno i premi di assicurazione malattia aumentano senza vergogna. E sempre più alti sono anche i costi degli affitti e delle relative spese accessorie, specialmente ora che i tassi di interesse sono tornati a salire e che i prezzi dell’energia sono esplosi a causa del conflitto in Ucraina.
Il nostro Partito ha già fatto diverse proposte per limitare i premi della cassa malati, si pensi alliniziativa popolare (purtroppo bocciata) per una cassa malati unica e a quella attualmente in discussione presso le camere federali che prevede di limitare lincidenza del premio dellassicurazione al 10% del reddito disponibile. Nei giorni scorsi abbiamo consegnato anche le firme per una simile iniziativa a livello cantonale. Nei cassetti del Consiglio di Stato si è persa la nostra iniziativa popolare per la realizzazione di un’assicurazione per le cure dentarie di base. Magari con le pulizie di fine e di inizio legislatura la ritrovano e ci fanno una proposta un po’ seria.
Per quanto riguarda il reddito, a livello federale abbiamo proposto assieme ai sindacati un salario minimo di 4000 fr al mese, anche questo purtroppo bocciato in votazione federale, e a livello cantonale abbiamo consegnato le firme per chiedere di portare a 21,50 fr il salario minimo orario. Speriamo di contare sullappoggio del granconsiglio!
Il congresso del PSS ha deciso di dedicare la sua attenzione ai prezzi degli affitti chiedendo delle misure di controllo sulle pigioni per evitare che i proprietari immobiliari conseguano dei rendimenti abusivi che riempiono le loro tasche svuotando quelle delle inquiline degli inquilini.
L’Associazione Inquilini, della quale presiedo la sezione della Svizzera italiana non può che essere felice di ritrovare dalla propria parte un forte alleato.