Orchestra della Svizzera italiana: la parola passa ai comuni

L’Orchestra della Svizzera italiana ha bisogno di un finanziamento pubblico stabile, con contributi anche dai Comuni ticinesi: purtroppo il Gran Consiglio non è riuscito a trovare una soluzione di compromesso accettabile su questa iniziativa presentata da Raoul Ghisletta e firmata da ben 33 granconsiglieri. Questo atteggiamento mette a rischio il futuro dell’OSI. La parola passa ora ai comuni: rappresentanti comunali del Partito Socialista presenteranno infatti interpellanze nei principali centri auspicando un sostegno finanziario.

Oggi Raoul Ghisletta, granconsigliere PS e primo firmatario dell’iniziativa parlamentare “Per un finanziamento pubblico stabile dell’Orchestra della Svizzera italiana”, ha ritirato l’iniziativa. Purtroppo dopo due anni il Gran Consiglio non è riuscito a trovare un accordo accettabile per definire l’intervento dei Comuni a favore dell’Orchestra, necessario per garantire un futuro a questa importante realtà culturale del nostro Cantone. Questo contributo comunale nelle altre realtà cantonali comparabili al Ticino ammonta al 40-60% del sostegno pubblico, mentre in Ticino ammonta solamente al 18% (l’82% è pagato dal Cantone Ticino e da quello dei Grigioni).

Come PS siamo delusi da questo scarso impegno. Per questo motivo i nostri consiglieri e le nostre consigliere comunali presenteranno nei prossimi giorni delle interrogazioni o interpellanze in vari  Comuni del Ticino affinché l’Orchestra della Svizzera italiana continui a suonare in Ticino e per il Ticino.

Sono a disposizione per maggiori informazioni:
– Laura Riget, copresidente PS Ticino, 079 103 11 76
– Raoul Ghisletta, granconsigliere del PS Ticino, 079 580 05 96

Beitrag teilen:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Animation laden...Animation laden...Animation laden...

Newsfeed