Occorre agire adesso contro i premi ingiusti

In Svizzera il sistema sanitario è finanziato in maniera totalmente ingiusta, perché i premi di cassa malati per l’assicurazione obbligatoria si pagano «alla romana», con una tariffa uguale per tutti, che non tiene conto della capacità finanziaria di chi paga. Sarebbe come se nel nostro Cantone, invece di pagare le imposte cantonali in maniera proporzionale (mi limito alle cantonali, tralascio le federali e le comunali), pagassimo tutti la stessa cifra, 5.911 franchi per i coniugati e 2.330 franchi per i singles (dati 2021). Il risultato di questa manifesta ingiustizia è che una parte consistente della popolazione fatica a pagare i premi, mentre un’altra parte paga poco o molto poco rispetto a quanto potrebbe o dovrebbe.

In un Paese normale questo affronto alla logica sarebbe spazzato via dalla giusta ribellione di chi viene trattato come vacca da mungere, ma da noi non è così. Anzi, chi fa capo ai sussidi pubblici per ridurre il costo del premio viene quasi stigmatizzato, come se il diritto di essere curati fosse paragonabile al biglietto dell’aereo o a quello del concerto, uguali per tutti a parità di prestazioni.

È urgente una riforma nazionale che introduca il principio dei premi in base al reddito, ma in attesa che Berna si svegli possiamo agire in Ticino.

A fine settembre si andrà a votare su un’iniziativa popolare che limita il costo dei premi nel nostro Cantone al 10% del reddito disponibile. Se l’iniziativa sarà accettata nessuno spenderà più di questa quota per i premi della cassa malati. Un tetto ragionevole, solidale ed efficace.

Per attuarlo, i sussidi cantonali verranno aumentati e questo aumento sarà finanziato da chi oggi paga meno o molto meno del 10% del proprio reddito per l’assicurazione malattia. Chi ha meno, riceverà di più grazie ai sussidi supplementari, mentre chi ha di più, contribuirà di più tramite le imposte. Anche chi pagherà qualche franco in più di imposte lo farà in modo equo, senza mai superare il 10% del proprio reddito disponibile per il premio di cassa malati, grazie ai sussidi supplementari.

L’iniziativa rappresenta il più grande intervento di redistribuzione della ricchezza degli ultimi decenni in Ticino. È una risposta concreta a un problema reale, che tocca ormai quasi tutte le famiglie normali, tanti giovani e tanti anziani.

L’iniziativa non chiede nuove prestazioni, ma solo di distribuire meglio tra i cittadini la fattura complessiva attuale della cassa malati obbligatoria, alleviando il peso per chi paga troppo rispetto a quel che ha, e chiedendo a chi paga troppo poco da almeno 30 anni, da quando è entrata in vigore la LAMal, di dare di più.

Da qui alla votazione ne sentiremo di ogni, diranno che è una follia, che non si può fare, che è una rivoluzione… ma non è vero.

Tocca solo ai ticinesi decidere se risolvere il problema o continuare a piangersi addosso ogni anno all’annuncio degli aumenti dei premi.

Manuele Bertoli, Il Corriere del Ticino del 6 agosto

Beitrag teilen:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Animation laden...Animation laden...Animation laden...

Newsfeed