No per non peggiorare il servizio pubblico

l’associazione per la difesa del servizio pubblico invita a sottoscrivere il referendum contro la nuova legge stipendi per gli impiegati dello Stato e i docenti approvata dal Gran Consiglio il 23 giugno scorso. l’aSP è infatti preoccupata poiché la stessa contiene norme che pregiudicherebbero gravemente la qualità del servizio pubblico. Non si vuole certo misconoscere l’importanza della capacità dell’impegno e dell’attaccamento al lavoro dei singoli dipendenti che vanno evidentemente considerati e valorizzati in una pubblica amministrazione. Tuttavia l’aSP giudica negativamente l’introduzione di un sistema meritocratico poiché:
è soggettivo;
privilegia la competitività alla collaborazione fondamentale nel settore pubblico soprattutto laddove si lavora in équipe come nei settori sanitario e sociale oppure nella polizia;
aumenta i rischi di abusi;
non consente una politica salariale trasparente e riduce il controllo democratico da parte del parlamento;
favorisce gli stipendi alti a scapito di quelli bassi e medi misconoscendo che nel settore pubblico è importante disporre di funzionari competenti e disponibili a tutti i livelli.
Tutti gli studi scientifici a livello nazionale e internazionale in particolare quelli realizzati dall’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) come pure le inchieste e i sondaggi realizzati in vari Paesi dimostrano che il salario al merito ha effetti negativi. Invece di costituire un fattore di motivazione esso demotiva il personale e provoca un deterioramento della qualità del servizio pubblico.
Se il salario al merito dovesse essere applicato tutti coloro che auspicano servizi pubblici efficaci ed efficienti sarebbero perdenti:
il pubblico dipendente poiché il salario al merito avvelena i clima di lavoro;
il cittadino / utente poiché il servizio pubblico sarebbe meno efficiente;
il cittadino / contribuente poiché alla fine questo sistema sarebbe anche più costoso.
l’aSP ritiene che il pubblico impiego deve essere costantemente migliorato affinché possa offrire il miglior servizio alla popolazione. Sarebbe ad esempio necessaria una diversa gestione del personale una chiara definizione degli obiettivi dei diversi servizi come pure maggior rispetto di chi lavora. La soluzione adottata del Gran Consiglio non può invece essere condivisa.
l’aSP invita perciò a sostenere il referendum lanciato dalla organizzazioni sindacali e professionali.

Associazione per la difesa del servii pubblico
Il presidente: Diego Scacchi Il segretario: Graziano Pestoni

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