Secondo indiscrezioni di stampa il DFE avrebbe portato in Consiglio di Stato una proposta di riforma tributaria che oltre all’amnistia fiscale cantonale contiene un nuovo sgravio di 20-30 milioni all’anno per i redditi più elevati.
Dopo la chiara bocciatura dello sgravio alle imprese non in crisi del 29 novembre scorso dopo aver preso atto con l’aggiornamento delle Linee direttive e Piano finanziario di dicembre dell’intenzione <wbr></wbr>espressa dal Governo di intervenire sui conti pubblici con nuove misure per importi rilevanti l’eventuale presentazione di questo nuovo sgravio per i ricchi e ricchissimi costituirebbe una provocazione bella e buona.
Il ricorso al referendum popolare sarebbe inevitabile poiché per il PS è necessario dire basta al sistema dei due pesi e delle due misure secondo il quale per alcune politiche gli spazi finanziari si trovano sempre mentre per altre segnatamente per quelle sociali (per esempio per i sussidi ai premi di cassa malati o per la prevenzione degli effetti della crisi) per la formazione di base per le politiche ambientali (per esempio per il risparmio energetico) le risorse vengono sempre centellinate se non ridotte.
Il PS richiama il Governo a dar prova di saggezza e realismo evitando al Cantone un nuovo confronto inutile e controproducente soprattutto in questo momento economico difficile dove l’azione politica dovrebbe avere ben altre priorità di quella di ridurre le imposte alle classi agiate

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