No alla modifica della legge stipendi cantonale

Il Sindacato della Comunicazione sezione Ticino e Moesano invita la popolazione a voler inserire nell’urna un chiaro e netto NO alla modifica della legge stipendi cantonale che verrà messa in votazione il prossimo 28 novembre in quanto essa introduce un’estensione del sistema di bonus di fine anno e un complicato sistema di aumenti salariali meritocratici che favorirebbero unicamente gli alti funzionari e andrebbero a discapito del clima di lavoro interno e del servizio alla popolazione.

Swisscom e Posta conoscono oramai da anni la meritocrazia che porta grandi benefici…alle aziende. Attraverso sistemi complicati per la maggior parte inapplicabili e completamente in mano ai quadri superiori queste due aziende portano a buon frutto i loro obiettivi di vendita concedendo nel contempo al personale solamente un pugno di mosche. Se si pensa poi al fatto che il personale postale riceve questo aumento individuale sotto forma di bonus quindi non integrato nel salario ecco che la beffa è doppia dato che il loro stipendio praticamente non evolve nel tempo. La meritocrazia si rivela sempre più come uno strumento di pressione in mano ai capi che influenzati da mille fattori mai sono in grado di elaborare un giudizio veramente equo del lavoro svolto dal dipendente. La meritocrazia in tal modo ha peggiorato il clima di lavoro presso Swisscom e la Posta.

Il Sindacato della Comunicazione rende attenta la popolazione che l’oggetto in votazione non riguarda solo i dipendenti dello Stato dei Comuni e degli enti sussidiati dal Cantone. Dire NO a questa legge cantonale è un primo ed importante passo per dire NO anche alla meritocrazia in tutti quei settori pubblici o privati dove questi metodi vengono già applicati o verranno applicati con effetti estremamente negativi sul clima di lavoro e sull’aquità salariale.

Mai come oggi vi è la necessità di mettere al centro dell’attenzione (in tutti i settori privati o pubblici che siano) la qualità del lavoro che in realtà si promuove per mezzo dell’aquità e della trasparenza salariale di un buon clima di lavoro di un dialogo aperto e di condizioni di lavoro rispettose del lavoratore. Questi sono i veri elementi per garantire la motivazione del dipendente e di conseguenza un servizio di qualità alla popolazione ticinese.

Votiamo quindi NO a questa nuova legge ingiusta e pericolosa che imbocca una strada controproducente per il servizio pubblico e per tutti i lavoratori.

Sindacato della Comunicazione
Angelo Zanetti

Beitrag teilen:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Animation laden...Animation laden...Animation laden...

Newsfeed