No ai tagli sulla pedagogia speciale: il PS si opporrà con tutti i mezzi a disposizione

I partiti del centrodestra hanno annunciato un taglio di 2 milioni di franchi alla pedagogia speciale, una misura che metterebbe a rischio la qualità dell’intero sistema scolastico. Il PS Ticino sostiene la petizione lanciata dalla società civile, presenterà un emendamento al credito e sta valutando di indire un referendum.

In vista della discussione del Gran Consiglio sul preventivo 2025, i partiti del centrodestra hanno inserito nel loro rapporto commissionale ulteriori misure di risparmio rispetto alla proposta iniziale del Consiglio di Stato. Tra le misure si prevede anche una riduzione supplementare di 2 milioni di franchi del finanziamento necessario per far fronte ai bisogni particolari di educazione: si vanno a toccare circa 900 allieve e allievi che frequentano le scuole speciali e gli istituti specializzati, in totale 3’000 bambine e bambini con le rispettive famiglie che frequentano scuole comunali e cantonali. Solo quest’anno sono 80 le bambine e bambini in più segnalati per un inserimento in una classe speciale.

Il PS Ticino si dice molto preoccupato da questo attacco alla pedagogia speciale e più in generale all’intero sistema scolastico ticinese, che mette al centro i bisogni delle allieve e degli allievi e ne valorizza le peculiarità. Questi tagli andranno a colpire il numero di docenti di scuola speciale, le ore di logopedia riconosciute, i finanziamenti agli istituti specializzati e il numero di ore di supporto ai docenti regolari attraverso le operatrici e gli operatori pedagogici per l’integrazione. I bisogni particolari rimarranno ma docenti regolari, allievi, allieve e genitori rimarranno più soli ad affrontarli.

Per questo motivo il PS Ticino sostiene la petizione “Urgente: difendiamo la pedagogia speciale e la Scuola ticinese!” lanciata dalla Conferenza Cantonale dei Genitori, atgabbes, Pro Infirmis, Pro Juventute e numerose altre associazioni che si impegnano per i diritti delle bambine e dei bambini, le pari opportunità e l’inclusione. 

Il PS Ticino auspica che i partiti del centrodestra prenderanno sul serio questo segnale lanciato dalla società civile e rinuncino a questa misura di risparmio ingiusta e pericolosa. Il PS Ticino presenterà un emendamento al credito in sede del dibattito parlamentare e sta inoltre valutando a possibilità di lanciare referendum se il taglio dovesse essere confermato. 

Beitrag teilen:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Animation laden...Animation laden...Animation laden...

Newsfeed