NO a una legge che viola i diritti della persona per una falsa sicurezza!

Articolo di Laura Guscetti, membro di comitato della Gioventù Socialista, sulla votazione del prossimo 13 giugno sulla Legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo. L’articolo è apparso nell’ultimo numero della nostra rivista PS.ch. 

Il 25 settembre 2020, l’Assemblea federale ha accettato la legge antiterrorismo. Per poter impedire attacchi terroristici, il Consiglio federale e il Parlamento hanno creato una nuova base legale grazie alla legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT): in futuro la polizia potrà intervenire a titolo preventivo, senza consultare precedentemente un organo giuridico e sulla sola base di sospetti. Contro la legge è stato lanciato il referendum, di cui la GISO ne è stata promotrice; la votazione avrà luogo il 13 giugno 2021.

Se questa legge sarà accettata dal popolo, i/le sospettat* potranno essere condannat* addirittura agli arresti domiciliari o alla carcerazione sulla base di semplici ipotesi della polizia. In questo modo un semplice giudizio soggettivo potrebbe avere gravi conseguenze per persone innocenti: è una legge arbitraria. La Polizia federale (fedpol) così facendo raggira l’organo giuridico poiché non necessita di alcuna approvazione per agire. Ciò mina la separazione dei poteri e viola la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) perché priva il diritto alla libertà sulla base di una presunzione di colpevolezza, mentre la presunzione di innocenza è ignorata: costituisce una privazione della libertà individuale. Prevede l’applicazione delle misure a partire dai 12 anni, violando così la convenzione dell’ONU sui diritti del fanciullo e della fanciulla.

Un semplice giudizio soggettivo sbagliato potrà mettere fine alle possibilità future di un/una innocent*. Le conseguenze non si riperquoteranno solo sulla persona condannata, ma anche sul nucleo famigliare. Tutto questo avverà  privandoci della separazione dei poteri e della libertà individuale, delle quali oggi godiamo, a quel punto la Svizzera non sarà differente da un regime autoritario che limita l’indipendenza e la libertà d’espressione dei suoi abitanti. Manifestazioni politiche pacifiche potranno venir considerate come atti terroristici, sebbene siano un’espressione della democrazia che tanto caratterizza il nostro paese; i ceti meno abbienti e le minoranze saranno maggiormente discrimati da scelte soggettive e discriminatorie. Siamo davvero pront* a distruggere la vita a più persone innocenti sulla base di ipotesi e a limitare la nostra libertà individuale?

Questa legge permette di applicare misure coercitive contro delle persone innocenti e addirittura contro bambini considerati pericolosi. Non favorisce la sicurezza, bensì l’arbitrio e l’esclusione; mettendo in pericolo i diritti fondamentali e stigmatizzando la popolazione. Chi verrà etichettato come terrorista, anche se innocente, avrà infatti difficoltà a reintegrarsi nella società. Il codice penale fornisce già la base giuridica per il perseguimento e la punizione preventiva delle persone, basandosi però sulla base di prove riguardanti atti preparatori a un’attività terroristica.

Con l’accettazione di questa legge, la Svizzera sarebbe così l’unica democrazia occidentale ad aver adottato la privazione arbitraria della libertà, con eccezione degli Stati Uniti nel carcere di Guantanamo. NO a una legge che viola i diritti della persona per una falsa sicurezza!

Laura Guscetti, membro di Comitato GISO Ticino

Beitrag teilen:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Animation laden...Animation laden...Animation laden...

Newsfeed