Newsletter “SÌ all’uscita dal nucleare!”

E’ uscita PS Informa numero 41, 25 novembre 2016, la newsletter settimanale del Partito Socialista.

 

Uscita dal nucleare? SÌ!

15095652_1802634050019728_1373938665352299222_nIl 27 novembre è domenica e sarà un giorno decisivo per il futuro energetico della Svizzera. C’è chi ha già votato, c’è chi invece non l’ha ancora fatto ma ha tempo fino a domenica per votare SÌ all’uscita pianificata dal nucleare entro il 2029.

Ogni voto conta per questa votazione che se sarà accettata entrerà nella storia: permetterà di spegnere le vetuste centrali nucleari svizzere, evitando il rischio di una catastrofe nucleare sul nostro territorio. L’uscita dal nucleare è fattibile e sarà un incentivo per le energie rinnovabili, per il risparmio energetico, per le soluzioni di efficienza energetica. Con l’uscita dal nucleare verrà dato un impulso alla produzione di energia rinnovabile in Svizzera, ai settori dell’idroelettrico e del fotovoltaico. Un recente studio ha dimostrato che la rinuncia al nucleare creerà 5’000-6000 posti di lavoro.

Votiamo SÌ entro domenica: non ce ne pentiremo!

 

parc-adula-tischset-006-1000Il PS Valle di Blenio dice Sì al Parc Adula

La sezione PS Valle di Blenio sostiene all’unanimità il progetto Parc Adula poiché ritiene che sia una grande e irripetibile opportunità per lo sviluppo sociale ed economico della valle.
Con il progetto Parc Adula sarà dato alla valle un nuovo valore senza che vi siano aggravi finanziari per i comuni, generando ricadute per l’economia bleniese e posti di lavoro.

L’assemblea del PS Valle di Blenio sostiene Parc Adula con convinzione e invita gli elettori a fare altrettanto. Una spinta decisiva per invertire e rilanciare la spirale negativa che colpisce la Valle di Blenio potrà essere data solo facendo prova di fiducia e coraggio.

 

Povertà infantile, esclusione sociale

giovanipoveri«La poverta? in eta? infantile puo? incidere negativamente sulla partecipazione e sulle possibilita? di sviluppo dei bambini ed e? considerata come un fattore di rischio di poverta? ed esclusione sociale in eta? adulta»: lo afferma l’Ufficio federale di statistica che ha effettuato una ricerca sulla povertà e i giovani.
Questa disparita? nasce da fattori che singolarmente possono apparire poco rilevanti come la possibilita? di frequentare corsi ricreativi o sportivi a pagamento, la possibilita? di avere una scrivania per lo studio separata dall’ambiente famigliare. E? la somma di questi fattori che contribuisce fortemente a penalizzare lo sviluppo e le scelte future dei giovani.

E se i dati a livello svizzero sono preoccupanti, dobbiamo purtroppo constatare che la situazione in Ticino e? nettamente peggiore. Il paragone dei tassi di poverta? e di rischio poverta? nazionali e cantonali 2014 conduce a un bilancio allarmante.
Nel 2014 il tasso di poverta? a livello nazionale era del 6,5% rispetto al 15% del Ticino. Per quanto riguarda il rischio di poverta? il tasso ticinese e? piu? del doppio (28%) di quello nazionale (13,5%)

L’articolo di Ivo Durisch

 

Nuova tecnologia nucleare: esplodono i problemi e i costi

un-ouvrier-devant-le-chantier-du-nouveau-reacteur-epr-de-flamanville-manche-le-19-fevrier-2014_5361979“La situazione del settore nucleare francese è molto preoccupante”. Lo ha affermato Pierre-Franck Chevet, il presidente dell’Autorità di sicurezza nucleare francese (ASN).
L’ASN ha obbligato allo stop 12 reattori nucleari francesi sottoponendoli a rigorosi controlli dopo che un importante difetto è stato riscontrato nel reattore della centrale EPR di Flamanville.

Quella di Flamanville, in Normandia, è una delle quattro centrali in costruzione secondo le ultime tecnologie, vantate soprattutto dagli ambienti che sostengono il nucleare. Il progetto iniziale prevedeva di ultimarla entro il 2012 per un costo di 3.3 miliardi di euro. Invece il cantiere cominciato nel 2007 è tutt’oggi in corso.
Una lunga serie di anomalie e di problemi ha rallentato i lavori e fatto lievitare i costi.
La centrale EPR di Flamanville non sarà terminata prima del 2018 e – ammesso che possa realmente funzionare – costerà almeno 9 miliardi di euro.

 

Grande capitale e povertà

povertaDi nuovo, questa settimana, è stata pubblicata una notizia fondata su una media sui redditi che non ha nessun significato se non quello di trarre in confusione i lettori. Gli Svizzeri sarebbero i più ricchi del mondo, con più di 500’000 franchi in media per adulto. Ovviamente, nel calcolo sono stati presi in considerazione anche Jorge Lemann (una fortuna stimata di 20 miliardi di franchi), le famiglie Hoffmann e Oeri (22 miliardi), i Bertarelli (11 miliardi) e tutti gli altri multimilionari che vivono in Svizzera.

La vera realtà è un’altra, è dura, allarmante ed è stata messa in risalto durante la Conferenza nazionale contro la povertà, tenutasi martedì a Bienne. In Svizzera ci sono più di 500’000 poveri. Il sindaco socialista di Bienne Eric Fehr ha sottolineato come molte persone povere vivano la loro condizione nell’ombra e nel silenzio poiché si vergognano di chiedere aiuto all’assistenza sociale.

Una realtà che il Partito Socialista porta sistematicamente al centro del dibattito pubblico, che va affrontata con una migliore redistribuzione della ricchezza e che conferma come l’opposizione ai tagli delle prestazioni sociali sia necessaria per lottare contro l’aumento delle differenze che separano i ricchi dalle fasce più fragili della popolazione.

 

Posto Occupato

L’azione “Posto Occupato”, volta a sensibilizzare a proposito della violenza domestica ricordando le sue vittime, è approdata in Gran Consiglio. Un “Posto Occupato” anche nella segreteria del PS e durante la seduta della Direzione del Partito.

In Svizzera l’anno scorso sono stati registrati ben 17’000 casi di violenza domestica con 40 interventi di polizia al giorno. Le vittime sono per la stragrande maggioranza donne, di tutte le estrazioni sociali. Il 13% delle vittime sono minorenni.

36 persone sono decedute a causa della violenza domestica tra cui 8 bambini in età prescolare. Il “Posto Occupato” ricorda simbolicamente tutte le vittime di violenza, escluse dalla vita pubblica.

 

Il PS in difesa del servizio pubblico

lufficio-postale-di-origlioIl Partito Socialista agisce, combatte e continuerà a lottare in difesa del servizio pubblico.
Per quanto riguarda la Posta, il PS disapprova i metodi della sua direzione e il fatto che abbia messo la popolazione, i cantoni e i comuni davanti al fatto compiuto decidendo di sopprimere 500 – 600 uffici postali e 1’200 posti di lavoro.
Questo modo di fare è tipico di aziende che badano solo al profitto, ma non devono essere i metodi di chi è chiamato a garantire un servizio universale a cui queste decisioni portano un pericoloso attacco.

Il servizio pubblico contribuisce a mantenere saldo il nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda le regioni periferiche: va dunque salvaguardato e i suoi posti di lavoro difesi. È intenzione del Partito Socialista perseverare nell’opposizione a decisioni che puntano cinicamente a smantellare le aziende di servizio pubblico al fine di privatizzare i settori più redditizi.

Il comunicato stampa

 

Il PS appoggia i consumatori, il PLR il grande capitale

Two women push their caddies at a store of supermarket chain "Migros" at the Glattzentrum shopping mall in Wallisellen in the canton of Zurich, Switzerland, pictured on February 24, 2009. (KEYSTONE/Alessandro Della Bella) Zwei Frauen stossen am 24. Februar 2009 in der Migros im Glattzentrum in Wallisellen im Kanton Zuerich ihren Einkaufswagen durch den Laden. (KEYSTONE/Alessandro Della Bella)

Dal 2011 al 2015 le organizzazioni svizzere dei consumatori hanno monitorato il voto dei Consiglieri al Nazionale in funzione degli oggetti a loro favorevoli come «il diritto a tariffe di roaming e SMS corrette», «la legge di protezione dei marchi, in particolare dell’etichetta Swissness» o «la protezione dei consumatori nell’ambito delle chiamate commerciali per telefono».

La classifica stilata dalle organizzazioni dei consumatori vede il PS al primo posto con il 93% dei voti favorevoli ai consumatori. Seguono i Verdi con l’88%. Il PPD ha votato la metà delle volte a favore e la metà contro. Il PLR ha votato contro i consumatori 7 volte su 10: questo significa che il PLR non difende gli interessi dei consumatori, ma che è schierato a favore delle grandi società e dei grandi interessi finanziari

 

NO alla Riforma fiscale RIE III

einreichung2_0La maggioranza della Commissione delle finanze del Consiglio nazionale ha votato dei tagli drastici al preventivo 2017-2020.

In questo contesto, in cui la Destra sta progressivamente smantellando le prestazioni sociali, appare assurdo che sia anche favorevole alla Riforma III fiscale delle imprese che ridurrà le finanze della Confederazione di 1.3 miliardi all’anno.

Solo una solida opposizione e un deciso NO il 12 febbraio 2017 può sbarrare la strada a questa decisione negativa per le finanze e per il futuro della Confederazione.

 

 

Leggi gli articoli in esteso su news Socialiste

Beitrag teilen:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Animation laden...Animation laden...Animation laden...

Newsfeed