E uscita PS Informa numero 37, 28 ottobre 2016, la newsletter settimanale del Partito Socialista. In questa edizione:
Raccolta firme: traguardo in vista
Grazie allinsieme delle persone che contribuiscono e partecipano alla raccolta di firme per il referendum “No allo smantellamento dello Stato sociale”, il traguardo della raccolta firme è sempre più vicino. È quindi importante che i formulari firmati rientrino alla Segreteria del PS, piazza del Governo 4, 6500 Bellinzona. Al fine di vidimare le firme, i formulari vanno spediti entro il 31 ottobre, mentre per le firme già vidimate lultimo termine per linvio è il 3 novembre.
Preoccupante aumento dei casi in assistenza
I dati pubblicati dalla Divisione dellazione sociale e delle famiglie (DSS) mostrano che le persone a beneficio dellaiuto sociale sono 7’862, 880 casi in più rispetto allanno scorso per un aumento del 12.6%. Cresce anche il numero di persone sole in assistenza che rimangono le più fragili in seno alla popolazione. Perciò Il PS si oppone alla politica di destra che riduce le prestazioni: invece di salvaguardare lequilibro della società, accentua la ghettizzazione di chi vive nella precarietà.
Due nuovi Comitati regionali per il PS
Lunedì 24 e rispettivamente martedì 25 ottobre sono stati eletti i due nuovi Comitati regionali del Partito Socialista: il Comitato del Locarnese e quello del Mendrisiotto.
I Comitati regionali sono una cinghia di trasmissione tra il territorio, i militanti, le sezioni e la direzione del Partito.
Il Comitato regionale PS del Locarnese:
Copresidenti: Augusto Canonica (Maggia) e Daniele Cavalli (Losone)
Membri di Comitato: Wanda Monaco (Terre di Pedemonte); Daniela Manfredi (Gordola); Franco Dellea (Gambarogno); Alberto Inderbitzin (Locarno)
Il Comitato regionale PS del Mendrisiotto:
Copresidenti: Antonia Boschetti (Chiasso) e Giancarlo Nava (Ligornetto)
Membri di Comitato: Amalia Frigerio (Mendrisio); Laura Panzeri Cometta (Novazzano); Marco DErchie (Riva S. Vitale); Giancarlo Gerosa (Balerna); Renato Rossini (Morbio Inferiore).
Sanità ticinese: un circolo vizioso?
I costi per le cliniche private sono aumentati e il Cantone versa loro122 milioni. Per compensare questi costi, non si possono tuttavia tagliare 11 milioni nella socialita?, ovvero 6 in politica familiare e 5 nei sussidi cassa malati. Il paradosso e? che la popolazione piu? fragile subisce pesantemente, a causa dellincremento della spesa sanitaria, sia laumento dei premi che la riduzione dei sussidi cassa malati. Insomma una doppia beffa.
Disparità salariale fra donne e uomini
Il Consiglio Federale ha riconosciuto che la disuguaglianza salariale tra donne e uomini va combattuta. Mercoledì ha dunque fatto un passo in avanti proponendo dei controlli sui salari in seno alle aziende con più di 50 impiegate e impiegati. La revisione della legge presentata non costituisce una grande rivoluzione, ma ha almeno il merito di proporre un miglioramento. Manca ancora lintroduzione di sanzioni severe, ma la direzione presa è quella giusta.
Salari e amministrazione pubblica
I salari in seno allamministrazione pubblica sono una questione a cui il PS sta consacrando una particolare attenzione. Tre i punti centrali su cui il Gruppo Socialista in Gran Consiglio ha lavorato presentando degli emendamenti e su cui continua a lavorare:
la trasparenza dei criteri sui quali è stata elaborata la nuova scala degli stipendi;
la creazione di una commissione paritetica di valutazione dei salari;
i salari minimi, in particolare relativi alla prima classe e ai primi quattro scatti dellevoluzione salariale.
Il PS ritiene che in seno allamministrazione pubblica non ci debbano essere dei salari inferiori ai 3’500 franchi al mese. Un punto supplementare che preoccupa il PS è la riduzione dei salari del personale infermieristico.
Tagli agli uffici postali
La Posta ha annunciato mercoledì la chiusura di 600 uffici postali di qui al 2020, una decisione che in più tocca 1’200 persone che ci lavorano per cui il futuro è molto incerto. Questa decisione segue una politica di chiusura sistematica degli uffici postali che intacca e indebolisce il servizio pubblico creando di fatto un disservizio. Se questa decisione verrà mantenuta gli uffici postali, che nel 2001 erano 3’500, nel 2020 non saranno che 800.
Un incidente nucleare?
Cosa accadrebbe alla Svizzera nel caso di un incidente nucleare di notevole portata?
Le nostre centrali si trovano in una zona densamente popolata: in caso dincidente bisognerebbe evacuare un milione di persone, tante quante la popolazione del Canton Berna. Una superficie uguale a quella del Canton Grigioni diverrebbe zona contaminata per decenni.
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