Mozione – Per l’introduzione del bilancio di genere quale strumento di politica della parità

Dalla fine degli anni novanta il tema del bilancio di genere è oggetto di discussioni e progetti sperimentali in alcune realtà europee.
Il bilancio di genere (gender budgeting) ‘consiste nell’adottare una valutazione d’impatto sul genere delle politiche di bilancio integrando la prospettiva di genere a tutti i livelli delle procedure di bilancio e ristrutturando le entrate e le uscite al fine di promuovere l’uguaglianza tra uomini e donne. Esso costituisce lo strumento che consente di applicare l’approccio dell’integrazione della dimensione di genere a tutte le politiche (mainstreaming) ed in particolare a quelle economiche”
Nel manuale ‘Il bilancio di genere dei Comuni” edito nel 2006 dall’Istituto per la ricerca sociale (Provincia di Milano) viene molto bene messo in evidenza l’utilità di questo strumento:
(…) Leggere una azione di governo con l’ottica di genere vuol dire essere consapevoli delle differenze personali familiari sociali lavorative ed economiche che insistono su donne e uomini e saper valutare anche dal punto di vista dell’impatto economico e sociale come i differenti stili di vita le diverse esigenze e preferenze che ne caratterizzano l’agire quotidiano determinano un impatto differenziato rispetto a un intervento pubblico.
Per quanto la condivisione del principio di pari opportunità tra donne e uomini faccia ormai parte del patrimonio identitario e normativo del mondo occidentale la sua realizzazione pratica e quotidiana sconta ancora una arretratezza che va anche a impattare sulla capacità di sviluppo socioeconomico: i maggiori impegni che sostengono le donne nel lavoro domestico e di cura le discriminazioni e le difficoltà in campo lavorativo e sociale nell’accesso a posizioni di potere non hanno solo un impatto negativo in termini individuali ma costituiscono elementi di rigidità e di arretratezza del sistema tali da impedire alla popolazione femminile di contribuire pienamente al processo di crescita e di sviluppo socioeconomico complessivo.
Leggere i bilanci degli enti pubblici in chiave di genere è dunque un importante strumento di mainstreaming che consente di analizzare e contribuire a ridurre le disuguaglianze di genere attraverso un esercizio di trasparenza democrazia e rendicontazione della gestione e distribuzione delle risorse pubbliche a vantaggio dell’intera collettività. In tal modo gli amministratori possono essere maggiormente consapevoli delle conseguenze su donne e uomini del loro agire per poter condurre una azione politica non solo più equa ma anche più efficace ed efficiente.

Il tema del bilancio di genere è stato proposto in Svizzera tramite due mozioni dalle consigliere nazionali Marina Carobbio Guscetti e Margret Kiener Nellen (Gender Budgeting. Un bilancio che tenga conto della parità dei sessi di Marina Carobbio Guscetti e Parità dei sessi e politica budgetaria. Progetto pilota gender budgeting di Margret Kiener Nellen).

A livello cantonale vi è invece l’esperienza del cantone di Basilea Città che ha già maturato importanti esperienze sulle modalità di applicazione del bilancio di genere in un’amministrazione cantonale.

Il nostro Cantone ha approvato nel 2011 in votazione popolare una modifica della Costituzione cantonale inserendo nell’art.4 un nuovo capoverso: ‘Il Cantone promuove le pari opportunità per i cittadini”. La volontà del legislatore e della popolazione è stata quella di esplicitare nella nostra carta fondamentale il principio delle pari opportunità così come la volontà di combattere le discriminazioni.
Con l’intento di perseguire concretamente il principio delle pari opportunità con la presente mozione chiediamo al Consiglio di Stato di elaborare e adottare un progetto di bilancio di genere in Ticino sull’esempio del Cantone di Basilea .

Pelin Kandemir Bordoli Milena Garobbio Raffaella Martinelli Mara Rossi

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