Misure di salvataggio per le aziende elettriche: il Consiglio nazionale segue le proposte del PS Svizzero per il divieto di bonus e per l’obbligo di trasparenza

Il Consiglio nazionale ha approvato oggi il pacchetto di salvataggio per le aziende elettriche, dopo le mozioni del Partito Socialista per il divieto di bonus e l’obbligo di trasparenza. Per il PS si tratta di un passo importante per garantire l’approvvigionamento energetico a breve termine. Inoltre, sono ora necessarie misure a più lungo termine: il PS Svizzero si impegna a garantire che le aziende elettriche tornino a svolgere il loro compito principale, ossia fornire in modo affidabile alla popolazione e all’economia svizzera elettricità a prezzi accessibili e prodotta con metodi rinnovabili. Per rendere la Svizzera indipendente dai combustibili fossili e dall’uranio il più rapidamente possibile, sono necessari anche investimenti pubblici nella produzione di energie rinnovabili nazionali.

“Lo scopo del piano di salvataggio è quello di garantire in ogni momento l’approvvigionamento elettrico alla popolazione e all’economia del nostro Paese e di evitare una reazione a catena fatale”, afferma Bruno Storni, consigliere nazionale del PS Svizzero. “È grazie al lavoro lungimirante della Consigliera federale Simonetta Sommaruga che la Svizzera è ben preparata a rispondere alla minaccia di insolvenza di un’azienda elettrica. Ma è anche fondamentale garantire la sicurezza dell’approvvigionamento della Svizzera a medio e lungo termine”. Il presidente del Gruppo PS, Roger Nordmann, sottolinea: “Il caso Axpo, in particolare, dimostra che le aziende elettriche nel mercato liberalizzato si affidano al mercato azionario per fare trading di energia elettrica per interessi di profitto a breve termine, invece di investire nella sicurezza dell’approvvigionamento e nella protezione del clima”.

Divieto di bonus e obbligo di trasparenza nei confronti della popolazione
Per il PS Svizzero è chiaro che anche il piano di salvataggio deve essere legato a condizioni severe. Il PSS è molto soddisfatto che sia stata approvata la sua proposta di vietare i bonus ai dirigenti delle società interessate. È inoltre ottimo che il Consiglio nazionale abbia seguito la proposta del PSS sulla trasparenza, obbligando così le aziende a spiegare quali sono i motivi che le spingono a chiedere aiuti miliardari alla Confederazione.

Investimenti pubblici per una maggiore sicurezza
dell’approvvigionamento

Il PS sostiene che le aziende elettriche dovrebbero tornare a concentrarsi sul loro compito principale, ossia quello di garantire la fornitura di base di elettricità. Un’eventuale carenza di liquidità delle società elettriche non deve portare alla vendita di infrastrutture strategicamente importanti dell’industria energetica a investitori stranieri. Le infrastrutture critiche devono rimanere in mani pubbliche. Affinché la Svizzera diventi al più presto indipendente dall’energia fossile e dall’uranio, il Partito Socialista, insieme a I Verdi, ha lanciato la scorsa settimana l’iniziativa per il fondo per il clima, che consente appunto investimenti pubblici a favore del nostro approvvigionamento energetico.

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