La tutela della salute è un diritto di ogni cittadino. L’aumento costante dei premi cassa malati è da irresponsabili. Da decenni abbiamo una stagnazione dei salari, che non ci permette un tenore di vita quantomeno sereno, incompatibile con qualsiasi aumento, ad esempio pigioni o beni di prima necessità ecc. Le famiglie non ce la fanno più, nemmeno con due stipendi. E questo sistema, prima o poi scoppierà. Le richieste di sussidi sono lo specchio del nostro sistema assicurativo e salariaIe. Immaginatevi se li avessero tolti! I morosi sono consequenziali allo scarso potere d’acquisto della popolazione. Molto discutibile è anche la non proporzionalità delle rette. Faccio fatica ad accettare che persone benestanti o addirittura ricche, paghino la mia stessa quota. Lo trovo intellettualmente scorretto nei confronti di chi fatica ad arrivare a fine mese. Non dimentichiamoci dei cittadini che fanno parte della fascia grigia della società, vale a dire che non sono ricchi, ma nemmeno così poveri da poter chiedere un sussidio cantonale. Sono la maggioranza della popolazione.
A intervalli regolari si torna alle urne, nella speranza che la formazione del nuovo Parlamento possa aiutare davvero la popolazione in difficoltà. Ma regolarmente questo non accade, perché per i partiti borghesi è più conveniente sostenere le lobby, piuttosto che l’elettorato che aveva riposto tante speranze. Bizzarro il fatto che il Ticino sia il cantone con i premi più alti considerando che le spese per le cure, nel tempo sono state in parte contenute. Un aspetto da non sottovalutare è l’invecchiamento della popolazione. È evidente a tutti che gli anziani necessitano spesso di cure, determinate proprio dall’età anagrafica o da malattie croniche.
Le cure dentarie sono un altro grande problema. Ricordo che i denti fanno parte del corpo umano e come tali dovrebbero essere inseriti nelle assicurazioni sanitarie. Invece, nel 2024 il Consiglio di Stato boccia l’iniziativa, con il risultato che troppi cittadini non possono nemmeno permettersi un’igiene dentale semestrale. Non oso immaginare come possano sostenere una cura dentaria! La speranza sarebbe quella di una cassa malati federale, con premi non superiori al 10% del reddito disponibile. Per chi volesse, potrà scegliere cure mediche complementari, ma almeno si riuscirebbe a tamponare quella che è una discriminazione sociale.
Articolo di Damiana Chiesa apparso su La Regione il 4 aprile