Lugano (progressista ed ecologista) in Gran Consiglio

A pochi giorni dal 2 aprile si impongono in particolare due considerazioni. 

 

La prima. La legislatura appena chiusa è stata caratterizzata da una crescente polarizzazione tra destra e sinistra che esige quindi la necessità di prendere posizioni chiare e nette. Per questo motivo il PS Ticino sta affrontando questa campagna elettorale con uno slogan deciso e che non lascia spazio a fraintendimenti: stare dalla parte di… temi sociali, ambientali e della giustizia; significa fare una politica a difesa di chi necessita di uno Stato forte e a garanzia di una società giusta, libera e progressista. 

La seconda -che con Tessa Prati ripetiamo spesso- da troppo tempo Lugano ha perso la bussola: il Municipio si è fatto sfuggire troppe opportunità. Come, ad esempio, il polo della biomedicina o l’ospedale cantonale. È vero, qualche tentativo per ritrovare la via c’è stato.Tuttavia, l’Esecutivo insiste sul Piano B, ma non propone un Piano A che si basi su solide prospettive e una visione lungimirante. Mai come negli ultimi anni, Lugano necessita di ritrovare il suo (nuovo) posto all’interno del Ticino. La sua priorità dovrebbe quindi essere la costruzione di nuove connessioni con gli altri poli del Cantone, ma anche con altri cantoni e -si abbia il coraggio di dirlo- oltre i confini nazionali. 

Fatte queste due considerazioni, da Lugano pare chiara l’importanza di chi siederà nel prossimo Gran Consiglio, anche per la possibile spinta cantonale allo sviluppo della Città. È infatti in questo consesso che si gettano le basi -con scelte sempre meno di compromesso- della politica del Ticino dei prossimi anni. Per riuscire a tessere nuovi rapporti, Lugano deve poter contare su una presenza di cittadine e cittadini del nostro Comune eletti in Gran Consiglio. Ma non basta. 

Se è vero che Lugano ha bisogno di far sentire la propria voce nel Legislativo cantonale, è anche vero che questa voce deve difendere i valori della giustizia sociale e climatica, dare una visione del mondo progressista, inclusiva e giusta. Sarà altrettanto fondamentale scegliere persone che danno priorità a temi quali la protezione del territorio, lo sviluppo sostenibile e la mobilità lenta. Altrettanto importante sono la creazione di più spazi a misura di famiglia, più libertà per le fasce giovanili, misure sociali forti e la promozione di un’economia sana e a misura di abitante. Solo così Lugano avrà l’opportunità di ritrovarsi e di stare dalla parte di… una società progressista ed ecologista. 

Filippo Zanetti, copresidente PS Lugano. Articolo apparso sul Corriere del Ticino

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