Non è ragionevole applicare le misure del controprogetto contro il dumping salariale con il contagocce: il PS esprime il suo disaccordo.
Il Partito Socialista disapprova la decisione odierna della Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone di proporre al Consiglio di Stato solo 9 ispettori destinati a potenziare lUfficio dellispettorato del lavoro. Il controprogetto, che aveva notevolmente ridotto gli ispettori rispetto alliniziativa, ha un senso solo se applicato con decisione e nella sua integralità. Non è ragionevole che misure già di per sé riduttive siano attuate con il contagocce.
Il controprogetto prevede 18 ispettori, 5 unità amministrative e un coordinatore: la proposta della Commissione tripartita è una soluzione minimalista che il PS disapprova. La proposta di soli 9 ispettori è inadeguata ai problemi posti dal dilagante fenomeno del dumping salariale e dalle gravi conseguenze che genera nel mondo del lavoro.
Il fenomeno del dumping salariale necessita più risorse, sia a livello cantonale sia a livello della Confederazione. Le proposte in questo senso vengono però sempre bocciate dalla destra e dallUDC. Recentemente, riguardo al Preventivo 2017 della Confederazione, la Consigliera nazionale socialista Marina Carobbio ha proposto di potenziare i mezzi finanziari per la lotta contro il dumping: proposta bocciata, che non è nemmeno stata sostenuta dalla deputazione ticinese. Il portavoce dellUDC, nel corso del dibattito ha affermato che il suo partito non intende affatto sostenere le misure di accompagnamento: vuole smantellarle.
Il Partito Socialista chiede che le garanzie espresse martedì scorso in Gran consiglio dal responsabile del DFE Christian Vitta, su esplicita richiesta del capogruppo PS Ivo Durisch, vengano mantenute e che sostenga perciò con forza nella Commissione tripartita tramite i suoi rappresentanti che il controprogetto venga al più presto attuato nella maniera più completa, cosa che evidentemente non è accaduta.