Legge CO2: rendere la piazza finanziaria più sostenibile e investire nella svolta energetica

Per il PS Svizzero e il PS Ticino, il NO alla Legge sul CO2 è un’enorme delusione perché il problema del clima persiste. Tuttavia, il NO non è da intendersi come un rifiuto da parte della popolazione della politica climatica e degli obiettivi climatici di Parigi, ma un segnale che i grandi inquinatori devono venir ritenuti più responsabili. Questo è il motivo per cui il PS sta elaborando un’iniziativa per una piazza finanziaria più sostenibile e chiede un programma d’investimento per l’espansione delle infrastrutture pubbliche sul modello del Green Deal. Il PS Ticino esprime invece soddisfazione per l’esito delle due votazioni cantonali.

“Il NO alla Legge sul CO2 è particolarmente deludente. I membri del PS erano molto attivi durante la campagna e la mobilitazione della nostra base ha funzionato”, dice il vicepresidente del PSS e Consigliere nazionale Jon Pult. “Quello che serve ora sono regole per la piazza finanziaria, che come fonte significativa di emissioni deve diventare più sostenibile. È qui che noi, come Svizzera, abbiamo la più grande leva d’azione a livello globale”. Ecco perché il PS lancerà con altri partner un’iniziativa popolare per una piazza finanziaria sostenibile.

“Invece di tasse causali ora serve anche un massiccio programma d’investimento nella svolta energetica, segnatamente nei settori delle infrastrutture pubbliche, dei trasporti pubblici e delle energie rinnovabili. Un Green Deal, come viene promosso anche dall’UE o dall’amministrazione Biden negli USA”, dice Roger Nordmann, capogruppo della frazione socialista all’Assemblea federale. “Questo renderà il nostro paese più sostenibile e creerà allo stesso tempo nuovi posti di lavoro”.

Nuova consapevolezza per l’agricoltura sostenibile
In questo contesto, anche i due “NO” alle iniziative sull’acqua potabile e sui pesticidi sono deludenti. “Due SÌ sarebbero stati importanti per un’agricoltura svizzera ecologica e sostenibile e per la salute di tutta la società”, dice la copresidente del PSS Mattea Meyer. “Perlomeno le iniziative hanno sensibilizzato sul problema dell’inquinamento dell’acqua potabile e sull’uso massiccio di pesticidi. È un’ovvietà che bisogna agire su questi fronti”.
Perfino i contrari e il Consiglio federale riconoscono questa necessità di azione. Ora il dibattito si sposta al parlamento, che deve agire agire anche senza la pressione delle iniziative. Ciò che è frustrante è che il fronte dei partiti borghesi, mano nella mano con le multinazionali agricole, ha messo in secondo piano la riforma della politica agricola 2022+. Questo avrebbe fornito per la prima volta degli obiettivi vincolanti per la riduzione dei pesticidi.

Un aiuto importante per le persone colpite dalla crisi
Il chiaro SÌ alla Legge Covid 19 è invece una notizia piacevole. Di fronte all’opposizione dei partiti borghesi, durante i dibattiti su questa Legge il PS ha lottato per garantire che le persone in difficoltà ricevano l’aiuto di cui hanno bisogno e a cui hanno diritto: sanitario, economico e sociale. Il PS continuerà a fare tutto il possibile per assicurare che le persone colpite dalla crisi covid siano risarcite rapidamente e dignitosamente.

Infine, il SÌ alla Legge sul terrorismo è deludente. Il fronte contrario è riuscito a vendere il progetto di legge con l’argomento della “protezione della popolazione”, anche se la Legge, con l’abolizione della presunzione di innocenza, mette in serio pericolo lo stato di diritto e la protezione dei diritti umani senza garantire più sicurezza alla Svizzera. Nonostante la sconfitta alle urne, il PS continuerà a fare una campagna determinata per garantire lo stato di diritto e la protezione dei diritti umani.

Soddisfazione per le due votazioni cantonali
È con soddisfazione che il PS Ticino accoglie il risultato riguardante l’applicazione della sua iniziativa popolare in merito alla modifica della Legge sulla retribuzione e sulla previdenza professionale dei membri del Consiglio di Stato. Grazie a questa riforma si volta finalmente pagina e si mette il punto conclusivo su un dibattito che si protrae da decenni, ponendo fine a privilegi inaccettabili come il vitalizio e affiliando i futuri consiglieri di Stato all’IPCT.
Questo passo in avanti è importante perché avvicina la politica alla cittadinanza e mostra la differenza tra quei partiti che strumentalizzano i problemi per scopi elettorali e quelli che i problemi li risolvono. Senza l’iniziativa del PS Ticino si sarebbe rimasti per molti anni ancora intrappolati in sterili denunce politiche senza una maggioranza chiara a sostenere una riforma.
Positiva è anche la chiara approvazione dell’introduzione della sovranità alimentare tra gli obiettivi sociali della costituzione cantonale, un importante segnale per un’agricoltura di qualità e di vicinanza.

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