Le ragioni del nostro no al Preventivo 2020

Il Gruppo socialista in Gran Consiglio ha respinto il Preventivo 2020. Un preventivo fragile che non risponde alle necessità della popolazione ticinese, in particolare per quanto riguarda le problematiche più urgenti: le disuguaglianze, l’invecchiamento della popolazione e l’emergenza climatica.

Il Gruppo socialista in Parlamento non ha votato il Preventivo 2020: un preventivo fragile che non risponde né dal punto di vista finanziario né dal profilo politico alle necessità del Cantone, ai bisogni della popolazione e alle urgenze che vanno affrontate grazie ad azioni e misure concrete assenti da questo preventivo.
Constatiamo invece che proprio a causa dell’indirizzo politico imposto dalla maggioranza, ci stiamo allontanando sempre di più dal resto della Svizzera.
Le disuguaglianze sociali, l’emergenza climatica e l’invecchiamento della popolazione sono i temi prioritari che il Governo deve affrontare con i dovuti mezzi.

In materia di disuguaglianze, il Ticino affronta una situazione allarmante ed è il fanalino di coda dei Cantoni svizzeri. Il tasso di povertà, pari al 17%, è più del doppio rispetto alla media nazionale mentre il tasso di rischio povertà è oltre il 31%: più del triplo comparato al resto del Paese!
Una situazione allarmante che richiede un intervento urgente dello Stato, non ulteriori sgravi fiscali a beneficio delle grandi imprese e delle persone particolarmente facoltose sulle spalle della popolazione. Sottolineiamo infatti che le persone che ne hanno bisogno hanno già subito dei tagli molto più dolorosi del previsto agli assegni AFI/API e ai sussidi di cassa malati per ben 50 milioni di franchi! Basti considerare che per i soli assegni AFI/API, a causa dei tagli del 2016 dovuti alla manovra di rientro finanziario, i beneficiari sono diminuiti del 30%!
La riforma fiscale prospettata e le minori entrate non sono affatto sostenibili per le casse dello Stato, ancora molto fragili e che già subiscono l’effetto negativo della Riforma fiscale. Invece dei 4 milioni d’avanzo, con gli sgravi si prevede un disavanzo di 15 milioni, mentre per il 2021-2023 il piano finanziario prevede delle perdite tra 60 e 65 milioni.

L’invecchiamento della popolazione conduce a maggiori bisogni in ambito sanitario, per le case anziani e la cura a domicilio. Esigenze a cui non può essere data risposta con meno risorse finanziarie. Allo stesso modo, la popolazione ticinese è confrontata con l’insostenibile aumento dei premi cassa malati. È necessario al più presto agire allargando la fascia dei beneficiari e semplificando le modalità di richiesta dei sussidi.

Il nostro Cantone ha urgente bisogno d’interventi per lottare contro la povertà, contro salari nettamente più bassi rispetto al resto della Svizzera; ha bisogno d’investimenti per la formazione, nella scuola, per la tutela dell’ambiente, del territorio e del clima.

Il clima è un’urgenza che non può essere più negata e che richiede degli interventi urgenti anche a livello locale. La pessima qualità dell’aria e l’inquinamento, specialmente nel Mendrisiotto, sono da troppi anni oltre i limiti legali ed è ampiamente provato che provocano gravi danni alla salute della popolazione.

Il Preventivo 2020 non solo non propone delle misure e delle risposte sufficienti alle necessità del nostro Cantone, ma prevede invece degli sgravi fiscali che metteranno in pericolo le risorse finanziarie del Cantone e che condurranno inevitabilmente a ulteriori tagli alle prestazioni dello Stato sulle spalle della popolazione: il PS non poteva e non può quindi approvarlo.

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