Il PS e il Gruppo socialista in Gran Consiglio sono amareggiati che lunico intervento concreto e realizzabile a favore delle lavoratrici e dei lavoratori residenti senza occupazione o in assistenza sia stato banalizzato dal resto dei partiti.
È sconcertante che questo sia accaduto proprio durante la discussione su Prima in nostri, durante la quale questi partiti si sono compiaciuti dei propri discorsi sulla tutela dei lavoratori residenti senza farli seguire da fatti concreti.
Il Partito Socialista è soddisfatto che il Gran Consiglio abbia bocciato Prima i nostri perché illegale e fondata su uniniziativa lanciata per illudere la popolazione, ma è amareggiato riguardo alla decisione della maggioranza del Gran Consiglio che ha deciso di edulcorare la proposta del Governo e ha respinto lemendamento del PS perché avrebbero permesso di favorire lassunzione di persone residenti non occupate o in assistenza, purché idonee a occupare il posto di lavoro offerto a parità di requisiti e salvaguardando gli obiettivi dellazienda.
Le aziende statali e parastatali applicano già oggi la preferenza allassunzione delle persone residenti. Lemendamento del Gruppo PS riprendeva esattamente i contenuti della legge Aet, già votata dal Parlamento, per applicarla in modo più generale: una misura in linea con la legge di applicazione dellarticolo 121a della Costituzione la preferenza nazionale light che avrebbe permesso di compiere un passo in avanti nellambito della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori residenti che vivono in condizioni di particolare difficoltà.
Contrariamente alle misure irrealizzabili e allillegalità dellapplicazione di Prima i nostri, fondate sulla discriminazione in funzione della nazionalità e che non possono essere permesse in virtù dellAccordo sulla libera circolazione accettato dal popolo svizzero a maggio del 2000 nellambito della votazione sugli Accordi bilaterali, la proposta dal PS era concreta, realizzabile e non avrebbe corso nessun rischio di essere messa i discussione da un ricorso eventuale, ad esempio presso il Tribunale federale.
È perciò sconcertante e deludente che le sole due proposte fattibili e concrete siano state minimizzate dagli altri partiti che durante la discussione su Prima i nostri, si sono ripetutamente compiaciuti delle proprie parole a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori a cui però non sono seguiti dei fatti concreti.
Il PS ribadisce che la tutela del mercato del lavoro, delle lavoratrici e dei lavoratori non richiede proclami irrealizzabili o discorsi vacui: esige che si rinforzino i contratti collettivi, una maggior sorveglianza del mercato e delle condizioni di lavoro, lintroduzione di un salario minimo realmente dignitoso, una seria regolamentazione del lavoro interinale o il potenziamento dellazione degli Uffici regionali di collocamento (URC) in funzione di contenuti della legge dapplicazione della preferenza nazionale light.