Le cure palliative per i premi delle casse malati non sono sufficienti occorre cambiare urgentemente il sistema alla radice

La consultazione avviata per ridurre gli squilibri sulle riserve accumulate dalle assicurazioni malattia conferma quanto da anni sostiene il Partito Socialista e quanto dimostrato anche a più riprese dai dati del Dipartimento della Sanità e della Socialità.
Gli assicurati ticinesi unitamente a quelli romandi sono stati costretti a pagare di più per compensare i deficit generati dalle casse in altri Cantoni. Nonostante le continue denunce nulla è stato purtroppo modificato tanto che nel 2011 i ticinesi continuano a versare oltre il dovuto per l’accumulo di riserve eccessive che le Casse usano per ridurre gli aumenti negli altri Cantoni.
Con la proposta fatta oggi dal Consiglio Federale si prende finalmente atto che vi sono degli squilibri evidenti e che gli assicurati ticinesi hanno pagato più di quanto essi dovevano avrebbero dovuto.
Ed è per il Partito Socialista la dimostrazione che il sistema sta implodendo a causa di una gestione che non solo ha permesso alle assicurazioni malattia di imporre premi più alti del necessario ma che ha addirittura rotto il principio dell’aquità tra i Cantoni. Ciò ha fatto fatto sì che i premi pagati da gran parte della popolazione del Cantone Ticino siano stati per anni gonfiati artificialmente
Il Partito Socialista ritiene che rimborsare gli assicurati che hanno pagato di più sia un atto dovuto; un atto che sembra però più una cura palliativa insufficiente a curare un sistema ormai profondamente malato. Lo stesso metodo preconizzato per tentare di correggere gli squilibri appare debole improvvisato e per nulla equo.
Il problema va affrontato alla radice uscendo da un sistema poco trasparente che avvantaggia solo gli assicuratori malattia e non favorisce certamente le cittadini e cittadini. l’alternativa a questo sistema è una cassa malati unica a livello nazionale come richiesto dall’iniziativa popolare del PS con l’obiettivo di garantire equità e trasparenza a un sistema ormai fuori controllo.
Il Partito Socialista invita pure il Consiglio di Stato a valutare con attenzione la proposta del Consiglio Federale e i criteri del rimborso affinché gli assicurati ticinesi possano avere in ritorno quanto effettivamente pagato in più senza che vi siano nuove “alchimie” che danneggino una volta ancora i ticinesi.

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