La maggioranza di destra è contraria alla trasparenza delle lobby a Palazzo federale. Ha infatti respinto la proposta che aveva lobiettivo di mettere in atto liniziativa di Didier Berberat, Consigliere agli Stati neocastellano, che era già stata indebolita dalla Camara alta. Il disegno di legge prevedeva lobbligo di rendere pubblici delle informazioni riguardo ai lobbysti a Palazzo. Con questa deludente decisione, il Consiglio nazionale ignora la volontà popolare. I sondaggi mostrano infatti che due terzi degli intervistati vogliono più trasparenza in politica.
«La maggioranza borghese non ha saputo introdurre un sistema dammissione a Palazzo federale indipendente per i lobbysti e porre fine al sistema opaco delle tessere dammissione» spiega il Consigliere nazionale vodese Nicolas Rochat Fernandez. «Se i gruppi dinteresse accedono al Parlamento grazie alle tessere fornite loro dai parlamentari, il rischio di dipendenza è maggiore». La popolazione ha il diritto chi e per conto di chi. esercita delle pressioni a Palazzo federale. Laccesso al Parlamento devessere trasparente e regolamentato in maniera equa.
La Svizzera è l’unico paese in Europa che non ha regolamenti riguardo alla trasparenza nel finanziamento della politica benché lopacità sia parecchio problematica sia per la democrazia diretta svizzera, con le sue molte votazioni, sia per le elezioni.
Liniziativa popolare «Per più trasparenza nel finanziamento della politica (Iniziativa sulla trasparenza)», depositata dal PS Svizzero insieme ad altre organizzazioni, è quindi più che mai necessaria. Chiede che i partiti e i comitati elettorali, come quelli per le votazioni di una certa importanza, pubblichino in modo trasparente le loro finanze e lorigine di finanziamenti e doni di oltre 10’000 franchi.