La nuova stangata sui premi di cassa malattia annunciata oggi in Svizzera e in Ticino mette in luce la totale inattività del Dipartimento federale dell’Interno nel controllo dei premi proposti dalle casse malati. Il Ticino dovrà pagare premi molto più alti del dovuto (64 in media invece dell’13 risultato dalle analisi contabili del DSS).
È inoltre emerso ancora una volta che i ticinesi versano oltre il doppio del dovuto per l’accumulo di riserve (170 milioni di troppo nell’ultimo dato consolidato 2009) utilizzabili dalle casse per ridurre gli aumenti in altri Cantoni dai premi troppo bassi per coprire costi e riserve stesse. Una pratica incomprensibile molto simile a un furto anche alla luce della chiara accettazione da parte del Consiglio nazionale di un’iniziativa ginevrina contraria a questa ingiustizia.
Secondo il Partito Socialista questa situazione rende ancora più urgente la cassa malati unica nazionale. Il sistema del continuo aumento dei costi senza alcuna possibilità di controllo democratico è giunto ad un limite di sopportazione invalicabile che deve finalmente essere affrontato dalla politica. La nuova iniziativa popolare che verrà lanciata prossimamente dal Partito socialista svizzero congiuntamente ad associazioni dei pazienti dei consumatori sindacati e altre associazioni. a favore della cassa malati unica è un passo urgente e indispensabile per finalmente riuscire ad avere un attore forte che possa gestire tutto il settore oggi con responsabilità troppo frammentate tra Confederazione Cantoni casse malati fornitori di prestazioniecc.
In attesa della messa in opera della riforma cantonale dei sussidi ai premi votata in giugno e prevista per il 2012 alla luce dei dati odierni il PS si rammarica che nel dicembre 2009 il Gran Consiglio non ebbe il coraggio di aumentare i limiti di reddito per l’ottenimento di tali sussidi come richiesto da un’iniziativa socialista limitandosi a concedere qualche sussidio minimo in più. Le forze politiche che certamente anche oggi non mancheranno di manifestare la loro preoccupazione per il rincaro dei premi nei fatti a quel momento fecero mancare la maggioranza ad un provvedimento concreto che oggi sarebbe stato di grande aiuto per gli assicurati.