La Svizzera deve agire di fronte alla crisi afgana! Comunicato stampa PS Svizzero

Rappresentanti del PS, dei Verdi e di AsyLex hanno presentato oggi in una conferenza stampa le loro richieste in merito alla crisi afgana. L’appello lanciato dal PS Svizzero per offrire rifugio a chi fugge dall’Afghanistan è stato consegnato alla Cancelleria federale, con 41’547 firme raccolte in pochi giorni. Questo numero mostra lo shock della popolazione svizzera di fronte alla spaventosa situazione del paese afgano. Chiediamo al Consiglio federale di agire rapidamente e di abbandonare la sua politica di sostegno con il contagocce. L’indifferenza non è un’opzione!


“Ho molta paura per i miei genitori e le mie tre sorelle”, ha detto Navid, un rappresentante della comunità afgana in Svizzera, alla conferenza stampa di oggi. “Il solo fatto di essere qui e di parlarne mi pesa molto. L’ultima cosa che voglio fare è metterli in pericolo apparendo in pubblico. Lunedì i talebani sono passati davanti alla casa della mia famiglia in Afghanistan per portare via mio padre. Per fortuna non c’era, ma ora deve nascondersi. Il popolo afgano ha urgente bisogno di aiuto! La Svizzera in particolare, con la sua tradizione umanitaria, non può voltarsi dall’altra parte e deve assumersi le sue responsabilità. Non deve stare a guardare mentre i miei genitori, le mie sorelle e tutte le altre persone vulnerabili sono lasciate indifese alla mercé dei talebani”.

“Non comprendiamo assolutamente l’inazione del Consiglio federale”, ha continuato Mattea Meyer, consigliera nazionale (ZH) e co-presidente del PS Svizzero. “Con migliaia di afghani qui in Svizzera che hanno paura per le loro famiglie, ci aspettiamo che il Consiglio federale faccia tutto il possibile per aiutare queste persone, insieme ai firmatari dell’appello e alle città che sono pronte ad accogliere i rifugiati”.

Per Ada Marra, consigliera nazionale (VD) e vicepresidente del PS Svizzero, “l’atteggiamento attendista dei due ministri PLR in Consiglio federale non è in linea con le reazioni della popolazione”. Decidere un’accoglienza più estesa, soprattutto per i gruppi di persone più a rischio, non solo permetterebbe una vera politica umanitaria, ma anche di gestire le rotte migratorie, un compito che ci si aspetta dal Dipartimento federale di giustizia e polizia.

Lea Hungerbühler, presidente di AsyLex, ha continuato: “Ogni giorno riceviamo innumerevoli richieste da persone disperate con familiari e amici in Afghanistan la cui situazione lì è insopportabile. La reazione del Consiglio federale è vergognosa per un paese come la Svizzera. Non possiamo più aspettare, ma dobbiamo assumerci ora la nostra responsabilità umanitaria. La Svizzera è pronta. Le grandi città vogliono aiutare. La popolazione vuole aiutare.”

Infine, Balthasar Glättli, presidente dei Verdi Svizzera, ha insistito sulla necessità di agire per gli afghani che si trovano già in Svizzera. “La situazione spesso precaria delle persone provenienti dall’Afghanistan in Svizzera deve essere migliorata. Chiediamo che sia concesso uno status di residenza sicura e permanente a tutte le persone provenienti dall’Afghanistan che vivono attualmente in Svizzera. Secondariamente chiediamo che il Consiglio federale faccia tutto il possibile per garantire che anche le loro famiglie possano venire in Svizzera.”

La Svizzera può e deve agire di fronte alla crisi afgana. Questa petizione è un appello e un richiamo al Consiglio federale sui suoi compiti e doveri politici.

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