La strategia del denaro pulito è urgente e necessaria ma non deve colpire gli impiegati e lasciare impuniti i dirigenti di banca

E’ di questi giorni la notizia del licenziamento di molti dipendenti di BNP Paribas a seguito dell’adesione spontanea dell’istituto di credito alla cosiddetta strategia del denaro pulito: in sostanza la banca accetterà solo clienti stranieri che abbiano dichiarato al fisco i propri averi custoditi in Svizzera. Risultato: 28 licenziamenti su una quarantina collaboratori. Se questi numeri saranno confermati è ragionevole chiedersi quanto denaro frutto di evasione sia stato gestito in passato dove è stato spostato ora quanto è stato guadagnato e riversato agli azionisti della banca.

Il Partito Socialista ritiene che debba effettivamente essere perseguita una politica di massima trasparenza fiscale: tutti devono pagare le tasse ovunque si trovino. Del resto se molti Stati si trovano in difficoltà è anche a causa dell’avasione fiscale.

Tuttavia rifiutiamo di accettare che della transizione verso una vera trasparenza fiscale debbano portare le conseguenze i dipendenti delle banche svizzere. In futuro ben altri e più pesanti licenziamenti indiscriminati potrebbero colpire le banche magari senza adeguati piani sociali. Proprio per questo motivo il Partito Socialista ha organizzato un gruppo di lavoro con lo scopo di approfondire la questione e avanzare proposte concrete di riqualifica professionale.

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